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Emanuele Filiberto non lascia la gestione della Real Aversa Normanna, che milita in Serie D. Il principe di Casa Savoia prende le distanze dalla nota pubblicata sui social, in cui si annunciava il disimpegno della proprietà dopo le contestazioni ricevute al termine della sconfitta patita ieri in casa con la Puteolana nel campionato di Eccellenza. “È d’obbligo da parte mia precisare – scrive il principe – che le dichiarazioni postate ieri sulla pagina Facebook del Real Aversa non sono le mie né tantomeno di nessuno dei soci della Casa Reale holding. La società Real Aversa nella persona del dott. Lorenzo Ragosta, in qualità di amministratore unico, ha reputato opportuno fare quelle dichiarazioni alla luce dei fatti accaduti ieri”.
Emanuele Filiberto, precisando che la società che presiede “si occupa solo della gestione dell’aspetto economico (sponsorizzazioni e finanziamenti)”, aggiunge che Ragosta “ha fatto quello che avrebbe fatto ogni amministratore alla luce di quell’imbarazzante episodio verificatosi ieri, perché le contestazioni rientrano nella normalità , ma fare attacchi personali e minacce sono una cosa grave”. Quindi l’annuncio: “a nome della Casa Reale Holding comunico che siamo pronti a proseguire nel nostro progetto calcistico ad Aversa, impegnandomi personalmente a far riconsiderare la proposta” di cessione. Non solo. “Il Cda all’unanimità ha deciso di aumentare gli investimenti destinati all’Aversa, in attesa della riapertura del mercato. Ci auspichiamo – conclude il principe – che eventi del genere non si verifichino più e che la città prenda le distanze da persone che in alcun modo la rappresentano”.
Dopo la sconfitta per 1-4 contro la Puteolana, sul sito del club era apparsa una nota durissima: “Oggi termina il nostro progetto calcistico ad Aversa– si legge nella nota- non avendo alcuna intenzione di avere a che fare con quei 10 pseudo ultras che oggi hanno dato sfogo a tutta la loro frustrazione, senza tener conto di non essere neanche in grado di formulare in italiano una frase di senso compiuto. Quanto accaduto allo stadio Papa durante la sfida Aversa-Puteolana è qualcosa di inaudito, soprattutto alla luce dei sacrifici sostenuti l’anno scorso e che continuiamo a sostenere per mantenere il calcio ad Aversa. Avevamo chiarito che stavamo rivedendo tutto e che dal 10 ottobre saremmo ripartiti, anche in previsione dell’apertura del mercato di dicembre. Contestare andando nel personale, con frasi volgari ed ingiuriose, è inaccettabile e vergognoso”.
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