Torna a parlare Carlo Tavecchio, dopo le dimissioni da presidente della Figc. Non poteva non ricordare la dolorosissima mancata partecipazione a Russia 2018 dell’Italia, per la quale dopo qualche giorno ha rassegnato le dimissioni: “Un fatto di coscienza dopo l’uscita dal Mondiale, io nella vita ho sempre preferito fare invidia che compassione. Mi sono dimesso dalla Figc per un motivo semplice: la mancata qualificazione al Mondiale, da primo tifoso, l’ho vista come un fatto grave e negativo”, queste le parole dell’ex numero uno della Figc intervenuto al Foro Italico al Consiglio nazionale del Coni.
LE PAROLE DI TAVECCHIO – Tavecchio, che a oggi è ancora il commissario straordinario della Lega Serie A, ha approfondito il suo pensiero sul caos Italia di appena un mese fa: “Sotto tutti gli altri aspetti avrei resistito tutta la vita, con arroganza. Ma era troppo forte la perdita del Mondiale per il mio modo di vedere la maglia azzurra. Questo l’ho ritenuto più grave di tutte le altre cose che sono state dette e che si dicono”, una frase detta con un tono molto deciso e alzando la voce.