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“Quando è arrivato il primo contratto da professionista con il Padova, e poi il Milan, ho capito che la mia passione era diventata il mio lavoro. Mi ponevo obiettivi e li raggiungevo non mi accontentavo mai”. Stephan El Shaarawy si è raccontato nel primo episodio di ‘Pitch Moments’, una serie di interviste curata da 90min.com. Durante l’intervista, il Faraone ha raccontato i suoi primi anni da professionista e il grande salto al Milan a soli 18 anni. E sul suo soprannome…: “Nella finale scudetto Primavera vincemmo 2-1 contro l’Empoli col Genoa. Andai sotto la tribuna e feci il gesto del Faraone, c’era Gianluca Di Marzio che commentava la partita e da lì è nato il soprannome”.
Sul suo arrivo al Milan: “Entravo a far parte della squadra che tifavo da bambino. L’ultima serata con il Padova il DS Foschi mi disse che sarei diventato un calciatore del Milan. È stato un momento davvero emozionante, un altro sogno che si è realizzato. Mi ricordo che il primo giorno di ritiro i primi giocatori che ho visto sono stati Abate e Nesta, li ho conosciuti ed è stato un bel momento”.
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