E’ effetto Mauricio Pochettino sugli Usa. La nazionale a stelle e strisce, che stava vivendo fino a qualche mese fa un momento molto negativo, tra il fallimento alla Gold Cup del 2023 con il ko in semifinale contro Panama e l’eliminazione già al girone della Copa America del 2024 al quale gli statunitensi hanno partecipato come ospiti, ha adesso cambiato passo con il tecnico argentino, nominato a settembre sulla panchina americana al posto di Gregg Berhalter, che non ha mai convinto e che era finito al centro anche di alcune vicende poco limpide a livello extra campo.
Gli Stati Uniti sembrano letteralmente rinati con l’allenatore sudamericano, sia in termini di gioco che di risultati, e il cambio di guida tecnica ad appena ventun mesi dai Mondiali del 2026, che si giocheranno proprio sul territorio statunitense, appare pian piano sempre meno avventato e sempre più decisivo in positivo. Del resto, la federazione nordamericana ha fortemente voluto l’ex Tottenham e Chelsea, che dopo aver fatto molto bene in Premier League ha poi trovato delle difficoltà finendo per essere mandato via dalle formazioni londinesi, così come del resto dal Psg, con cui non ha mai brillato, finendo anche per perdere in modo clamoroso la Ligue 1.
DUE VITTORIE IN AMICHEVOLE PER GLI USA
Ma la panchina di una nazionale comunque importante come quella americana è un nuovo trampolino di lancio per Pochettino. Ieri l’ultima vittoria in ordine di tempo, in amichevole contro la Costa Rica, con un 3-0 in Florida importante perché sono stati schierati soltanto giocatori che non militano in Europa, visto che i vari Pulisic, McKennie e gli altri sono impegnati nei campionati e nelle coppe europee, e questa di gennaio non è una delle finestre ufficiali della Fifa. I gol, poi, sono arrivati nella notte tutti da giocatori della Major League Soccer, con Brian White, Caden Clark e Patrick Agyemang, un altro fattore che piacerà e non poco alla federazione. Pochi giorni fa, un’altra vittoria in amichevole, quella contro il Venezuela di sabato per 3-1. Due test in cui Pochettino ha testato i giocatori più talentuosi degli Stati Uniti, non potendo contare sui calciatori “europei”, come già detto.
LE PAROLE DEL CT
L’allenatore argentino non ha nascosto la propria soddisfazione per come la sua squadra si è comportata in queste due partite: “Quando riguardo i nostri 90 minuti, devo dire che non è come se avessimo avuto solo una o due settimane di lavoro insieme ma sembra che stiamo lavorando da sei mesi – ha detto all’emittente TNT – Questo è quello che mi ha fatto più piacere, perché la performance, l’atteggiamento, la capacità di adattarsi alle nuove idee, è incredibile”.
I PROSSIMI IMPEGNI
I prossimi impegni per gli Usa del nuovo corso Pochettino sono ora molto importanti. La prova del nove per gli Stati Uniti sarà senz’altro la Concacaf Nations League in programma in marzo a Los Angeles, dove la squadra affronterà Panama in semifinale, e in cui gli statunitensi arrivano da detentori del titolo. Per il nuovo selezionatore, poi, adesso il problema non è più tanto quello di reperire dei talenti per il ricambio generazionale, ma quello di dover fare i conti con una certa abbondanza: sarà necessario scremare il suo gruppo e capire su quali giocatori puntare, visto che a marzo potranno essere convocati i big impegnati nei top campionati europei.