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Gianluigi Donnarumma torna ad affrontare il Milan per la prima volta, quando domani PSG e i rossoneri si affronteranno al Parco dei Principi. Sulle pagine di Tuttosport, Enzo Raiola, fratello del procuratore Mino scomparso l’anno scorso, ha raccontato alcuni dettagli sull’addio del portiere azzurro. “Nei tanti appuntamenti avuti per parlarne col club l’indicazione di Mino ai rossoneri era sempre stata questa: non porteremo via il ragazzo a zero euro ma vorrebbe che il Milan si qualificasse alla Champions League”. Fino a quando, tutto cambiò: “I rapporti fin lì erano stati tranquilli, poi Maldini e Massara ci dissero: ‘non siamo qui per il rinnovo, ma per altro: per noi il capitolo Gianluigi è chiuso perché abbiamo già trovato il sostituto. A Gigio crollò un macigno sulla testa”.
E sempre il portiere, dopo quanto successo, disse al suo procuratore: “No, io in Italia non ci voglio giocare più. Alla Juve ci sarei andato solo se il Milan non fosse andato in Champions e dalla mia cessione ci avrebbe guadagnato, quindi ora io in Italia non ci voglio giocare più”.
“A quel punto tutte le big erano già sistemate, anche il PSG che da poco aveva rinnovato con Keylor Navas. Ma Mino ha voluto lo stesso giocarsi la carta con Nasser Al-Khelaifi che, una volta capito che Gianluigi fosse libero, davanti a noi ha preso il telefono, ha chiamato Leonardo per dirgli: ‘prendimi Donnarumma”.
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