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“I calciatori si abbracciano e si urlano in faccia la loro gioia mentre lo stadio è deserto, per paura che i tifosi si abbraccino e si urlino in faccia la loro gioia. C’e’ un arbitro in campo? E allora faccia valere la sua autorità“. È questo il pensiero di don Antonio Mazzi intervistato da ‘Oggi’, in edicola nella giornata di giovedì 8 ottobre. “L’arbitro deve impedire quell’esultanza – ha aggiunto il sacerdote –, che è vietata ai tifosi, altrimenti è l’ennesima frustrazione che i più sfortunati devono ingoiare“. E ancora: “Se c’è qualcuno che ha bisogno di andare allo stadio sono quelli che sfogavano le loro frustrazioni, le loro pene e pure le loro energie col tifo. Anche questa volta è stato tolto tanto a chi aveva poco. Allora, almeno, dimostriamo che le regole valgono per tutti. Se loro non si possono abbracciare in curva, allora nemmeno lo possono fare i giocatori, che sono giovani come loro, ma ricchi e fortunati” ha chiosato don Mazzi.
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