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Prenderà il via domani, a Barcellona, il processo ai danni di Dani Alves, accusato di aver violentato una ragazza di 23 anni nella notte fra il 30 e il 31 dicembre 2022 nella discoteca Sutton della Ciudad Condal. L’ex terzino brasiliano è recluso ormai dall’1 gennaio 2023, prima a Brians 1 e poi a Brians 2. Le udienze sono state fissate per il 5, 6 e 7 febbraio e Alves rischia una pesante condanna: la procura chiede nove anni di prigione, 12 quelli invece che vorrebbero i legali della vittima oltre a un risarcimento da 150 mila euro e altri 10 anni di libertà vigilata.
L’ex blaugrana, dall’arresto in poi, ha cambiato più volte versione. Inizialmente aveva negato infatti di conoscere la vittima, poi aveva parlato di rapporto consensuale e infine aveva confessato di aver bevuto più del solito quella notte e che non era consapevole delle sue azioni. Una attenuante che la difesa di Alves è pronta a invocare qualora non passasse la tesi del rapporto consensuale e che non dovesse essere accolta la richiesta di assoluzione. A testimoniare a favore dell’ex giocatore è attesa Joana Sanz, l’ex compagna. Il processo si terrà a porte aperte, fatta eccezione per quando sarà chiamata a deporre la presunta vittima, al fine di tutelarne la privacy.
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