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Loris Karius torna protagonista questo pomeriggio, quando difenderà la porta del Newcastle nella finale di Carabao Cup contro il Manchester United. Ultimi anni difficili per l’estremo difensore, diventato volto noto dopo quella tragica prestazione nella finale di Champions League tra Liverpool e Real Madrid.
Per l’occasione The Athletic ha chiesto a diverse persone care a Karius di scrivere dei pensieri. Tra queste anche Diletta Leotta, che da qualche mese si accompagna all’ex portiere dei Reds. “Caro Loris, mi piacerebbe scriverti questa lettera domani, o dopo, una volta finita la partita che ti riporta in campo dopo questi due, interminabili, dolorosi e incredibili anni. In questo momento smetto di essere la Diletta che conosci e, come in Canto di Natale di Charles Dickens, indosso i panni del ‘fantasma del passato’ per farti voltare e rendere conto della strada che hai fatto fino a qui. I giorni spesi a credere nel tuo sogno, amarlo, tenerlo tra le mani fino ad afferrarlo per poi, brutalmente vedertelo strappare”.
“Le notti tristi, il nodo alla gola e i cattivi pensieri dietro a quell’errore che per due anni ti ha tenuto lontano dalla competizione ma non dalla tua passione più grande. Quel campo verde che fa sognare ogni giorno milioni di bambini. Grazie alla tua squadra e alla forza che uno con l’altro vi siete trasmessi. Certo, non lo neghiamo, il colpo è stato duro, però, tu mi hai insegnato, la vita è il 10% cosa ti accade e per il 90% come decidi di reagire. E tu hai deciso di costruire il tuo futuro abbracciando il cambiamento e lavorando ancora più duramente per tornare ad esserci, ad essere in prima linea, ancora una volta, orgoglioso di te”.
“Ecco perché dal primo momento che ci siamo conosciuti prima di tutto ho ammirato la tua forza e il tuo coraggio. Mi hai raccontato del tuo lungo percorso di rinascita e la forza con cui credi in ciò che sei mi ha fatto innamorare di te. A volte fare un passo indietro serve per prendere meglio la rincorsa e sono certa che questa rincorsa porterà te e tutta la squadra a spiccare il volo. Nessuno lo merita così. Da bambina ho sempre amato le favole e non vedo l’ora di leggere questo lieto fine. Con amore, Diletta”.
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