Sembra passata letteralmente un’infinità da quando la Juventus di Alessandro Del Piero dominava l’Italia, l’Europa e il mondo, eppure si tratta di meno di tre decenni. Tanti, in un orizzonte temporale a breve termine, pochi se si pensa alla storia centenaria della Vecchia Signora, abituata a vincere. Perchè vincere non è importante, ma è l’unica cosa che conta, come la leggenda bianconera Gianpiero Boniperti ha ammesso ormai tanti decenni fa.
L’ultimo Del Piero ha avviato quello che è stato anche l’ultimo ciclo vincente dei bianconeri, quel meraviglioso ciclo di nove scudetti consecutivi aperto con Antonio Conte in panchina e con il Capitano leader della squadra, al suo ultimo anno con addosso la maglia della sua Juventus. Un ciclo che è oramai terminato da quattro anni, anche cinque se si vuole considerare questa stagione. Una stagione con più dolori che gioie, con una Juve che si è tolta davvero poche soddisfazioni e che, almeno in campo, sta vivendo quello che probabilmente è il periodo più brutto e più difficile degli ultimi quindici anni.
Thiago Motta sembra essere in totale confusione, con il tecnico bianconero che anche nell’ultima sfida, quella in Champions League persa 2-0 in casa contro il Benfica, ha fatto delle scelte ampiamente discutibili che non hanno poi pagato sul rettangolo verde. Schierare Timothy Weah come terzino destro e Weston McKennie, al netto dei tanti assenti, non ha pagato. Se poi a questo ci si aggiunge anche lo sfortunato ko di Kalulu che ha costretto ad adattare Locatelli al centro della difesa, si tratta di una situazione di vera crisi.
Il mercato ha portato dei rinforzi, anche se meno di quelli sperati considerate le cessioni e i mal di pancia interni. L’arrivo di Kolo Muani può solo far bene all’attacco bianconero, ma contemporaneamente non fa bene la situazione legata a Dusan Vlahovic, sempre più corpo estraneo del progetto motta. Anche il caso Danilo ha lasciato più di qualche interrogativo, con la tifoseria che sembra abbastanza stanca e che ha iniziato a chiedere l’addio di Thiago Motta e Cristiano Giuntoli.
Ribaltone Juventus: “Servono Del Piero e Platini!”
Dopo il netto ko arrivato in Champions League contro il Benfica, non sono mancate le proteste sui social. Arrivato anche più di qualche tweet provocatorio su X, con uno su tutti che ha fatto discutere.
Le parole del giornalista Paolo Paganini, infatti, hanno trovato l’approvazione di gran parte della tifoseria bianconera. “Credo che dopo Juventus Benfica sia tempo di riflessioni serie. Non solo sul mercato ma anche e soprattutto sull’assetto societario e poi sull’allenatore. Un Platini, un Del Piero che rappresentano la storia della Juventus sicuri che non servirebbero?”.
Un messaggio chiaro ad una Juventus che sembra allo sbando. La storia bianconera, forse, potrebbe servire.