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Daniele De Rossi si ritira. Il centrocampista che per diciotto anni ha vestito la maglia della Roma e che si è laureato campione del mondo nel 2006 con l’Italia lascia il calcio giocato dopo una parentesi poco fortunata con il Boca Juniors in seguito all’addio, non senza polemiche, dai giallorossi, squadra di cui era diventato capitano dopo l’addio di Totti. Una carriera, quella di Capitan Futuro, costellata di successi e di alcuni episodi controversi, ma i numeri e le statistiche confermano lo spessore di questo regista moderno capace di unire qualità e quantità , oltre a una personalità strabordante fuori e dentro il terreno di gioco.
Partiamo dalla Roma: due Coppa Italia e una Supercoppa Italiana in bacheca, 459 partite in diciotto stagioni, la maggior parte delle quali da protagonista, condite da 43 gol. Aggiungendo le sei partite con un gol col Boca Juniors sono 465 le partite ufficiali con i club e 44 i gol. Con la Nazionale, invece, il Mondiale 2006 vinto, il secondo posto agli Europei 2012 e il terzo nella Confederation Cup 2013, in più l’Oro agli Europei Under 21 2004 e il Bronzo con la squadra olimpica per un totale di 117 presenze (quarto nella classifica all time) e 21 gol, con diverse apparizioni con al braccio la fascia da capitano.
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Tante però anche le ammonizioni e le espulsioni (ben 15) rimediate in carriera, per via di un temperamento focoso e di un carattere che ogni tanto ha ceduto alle provocazioni. La più celebre quella ai Mondiali poi vinti in Germania, con il rosso rimediato per la gomitata a un giocatore degli Stati Uniti e le quattro partite di stop con ritorno giusto in tempo per la finale.
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