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Prosegue a Barcellona il processo per stupro che vede imputato Dani Alves e in tribunale sono arrivate anche la moglie e la madre del calciatore brasiliano. Joana Sanz, modella, ha visitato più volte il marito in carcere ed è stata citata come testimone dalla difesa: in tribunale è stata scortata da due bodyguard. Lucia, madre di Dani Alves, si è invece presentata per sostenere il figlio dopo che, nelle scorse settimane, aveva rivelato sui social l’identità della 23enne che ha denunciato lo stupro. Il processo volgerà al termine nella giornata di mercoledì 7 febbraio con la deposizione di Dani Alves, il quale rischia 9 anni di carcere.
Tra i testi che sfileranno, anche quello di Robert Massanet, direttore della discoteca Sutton, dove nel dicembre del 2022 si consumò la violenza: “Vidi la ragazza molto provata: mi disse che nessuno l’avrebbe creduta, poiché era andata volontariamente nel bagno dove fu aggredita e che quando voleva uscire non poteva. Dani Alves invece era diverso, aveva bevuto o fumato qualcosa, non si comportava come al solito“. Hanno testimoniato anche Bruno Brasil, amico dell’ex terzino che era presente in quella sera, e la signora Alves, ovvero Joana Sanz, moglie del giocatore. Entrambi hanno confermato che l’ex calciatore quella notte era decisamente ubriaco, la moglie ha spiegato che quando è entrato in casa “si è scontrato con l’armadio, con i mobili, poi è crollato sul letto. Puzzava molto di alcol“. Conferma anche l’amico, che ha spiegato come Alves “aveva bevuto più di tutti“.
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