Calcio

Cristiano Ronaldo vuole sbloccarsi, il Portogallo ricorda marzo e non può sottovalutare la Slovenia

Portogallo
Portogallo - Foto PA Wire/PA Images/IPA

Gli occhi dell’Europa su un Portogallo forte ma che non è riuscito ancora a dimostrarlo. Dopo la sofferta, ma meritata, vittoria contro la Repubblica Ceca, è arrivato un convincente tris alla Turchia che aveva fatto ben sperare, ma i lusitani sazi per il primo posto già ottenuto in un gruppo alla portata hanno poi subito una clamorosa sconfitta contro la Georgia, mettendo in evidenza dei limiti caratteriali e una difficoltà nell’accerchiare difese schierate. Proprio quello che i ragazzi di Roberto Martinez, già criticato per la sua gestione della generazione d’oro del Belgio, dovranno tentare di fare contro la Slovenia, che a sorpresa e da imbattuta per la prima volta si è qualificata in una fase a eliminazione diretta degli Europei. I ragazzi di Kek, ben consapevoli dei loro limiti, metteranno sul campo grande attenzione tattica, e anche quella personalità con cui sono riusciti a strappare un punto a Danimarca, Serbia e Inghilterra, centrando il terzo posto (non secondo peraltro per via di un beffardo cartellino in più rispetto ai danesi, che ha consentito comunque di pescare i lusitani e non la più convincente Germania).

Nessun giocatore ha avuto più chance da gol in queste prime partite, 12, come Cristiano Ronaldo, ma incredibilmente la leggenda del calcio non è riuscito ancora a segnare. Ha servito un assist, diventando il primo agli Europei anche sotto questo aspetto (oltre a detenere i record di gol, presenze ed edizioni disputate), ora però è arrivato il momento di un sigillo che conta per CR7, anche perché il posto da titolare non è assicurato e la prestazione contro la Georgia è stata ai limiti dell’insufficienza. Ma l’asso lusitano sa come tornare protagonista, gli basta poco e la Slovenia potrebbe essere la vittima designata per passare ancora una volta alla storia. Portogallo che a Francoforte cerca dunque una vittoria convincente: non basta passare il turno, bisogna farlo “bene”, perché l’eventuale sfida con la Francia o col Belgio ai quarti farà salire esponenzialmente la difficoltà ad Amburgo. E poi, non si può dimenticare quanto accaduto a marzo, quando nel primo incrocio in assoluto tra le due squadre, in amichevole, il Portogallo perse in Slovenia. Dunque i nostri vicini a est sanno come si fa: gli sloveni, peraltro, hanno pareggiato cinque delle ultime sette partite e sono imbattuti da nove. Occhio però ai rigori: il Portogallo è un habitué in tal senso con cinque lotterie negli ultimi vent’anni, bilancio di tre vittorie e due sconfitte, viceversa incredibilmente la Slovenia non è mai andata ai rigori in gare ufficiali e l’unica volta che lo ha fatto è stato nella Coppa del Capodanno Lunare contro la Cina in una finale terzo posto di ventidue anni fa, vincendo.

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