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Cristiano Ronaldo, quando era bambino, aveva una vita molto diversa: diversa a tal punto che aveva la casa infestata dai topi. Una volta uno di loro morsicò la sorella Katia in faccia e solo il provvidenziale intervento di mamma Dolores evitò guai più seri. A rivelarlo è stata proprio la 43enne cantante, oggi reinventatasi influencer, in un toccante post su Instagram a corredo della foto della casetta di famiglia appena fuori Funchal, oggi demolita, dove la Aveiro viveva con la madre, i fratelli Hugo e Cristiano e la sorella maggiore Elma: “Sono nata in una vecchia casa, il mio letto era sorretto dai mattoni e quando avevo pochi mesi sono stata morsicata in faccia da un topo, non mi vergogno a dirlo – . Grazie a Dio, mia madre è arrivata in tempo, se no adesso sarei molto più brutta. Sono cresciuta in un quartiere povero e fin dalla tenera età ho imparato ad apprezzare quel poco che avevo”.
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Un insegnamento che le è stato inculcato da mamma Dolores, da sempre figura fondamentale non solo per CR7 ma per tutto il clan Aveiro: “Quando ero piccola, mia madre mi ha insegnato a condividere fra di noi quello che avevamo – ha concluso Katia nel post, dove ha anche avvertito i follower che gli autori di eventuali messaggi offensivi sarebbero stati bloccati – perché la capacità di aiutare gli altri non ha nulla a che fare con quello che possiedono e tutti dobbiamo e possiamo aiutare qualcuno, indipendentemente dalla sua condizione sociale”.
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