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“Una partita difficile da spiegare, non eravamo al massimo già all’inizio e gli infortuni hanno peggiorato la situazione. Stiamo vivendo una situazione difficile nello spogliatoio, ma alla fine la squadra ha fatto cose giuste anche se non ha fatto benissimo fino agli ultimi minuti“. Così Ivan Juric, tecnico dell’Hellas Verona, ha commentato in conferenza stampa la vittoria dei suoi ai calci di rigore nel match di Coppa Italia 2020/2021 contro il Venezia. “Era un 2-0 sereno, ma poi abbiamo subito queste due reti e poi il 3-2″ ha proseguito l’allenatore gialloblù, “non era facile reagire a quel punto, ma gli faccio i complimenti perché hanno trovato il pari e poi vinto ai calci di rigore. È un buon segnale e lo colgo. Abbiamo passato il turno, abbiamo otto punti in campionato e ora dobbiamo fare bene in queste due gare prima della sosta sperando poi di ripartire con più giocatori“.
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“Questo è l’anno più difficile da quando alleno per me” ha spiegato Juric, concentrandosi sui nuovi innesti: “ho 15 giocatori nuovi, che vengono dall’estero e non parlano italiano, tanti giovani che hanno meno esperienza e meno passato. Non è facile assemblare, ma fino ad oggi mi stanno dando segnali stra positivi, qualcuno ha fatto bene, qualcuno meno bene, ma non bisogna criticarli troppo perché è normale. Amione per esempio è un 2002 che non sa la lingua, arriva qui e gioca un calcio vero. Bisogna avere pazienza, crescerli sperando che diventino giocatori migliori“. Infine. il tecnico dell’Hellas ha parlato della situazione legata al Coronavirus, che si fa sempre più preoccupante: “Oggi sono mancate anche le mille persone che in precedenza erano allo stadio, ma i ragazzi finora hanno giocato al massimo e senza cali d’attenzione. È una situazione difficile per tante cose, non solo per il Covid, ma siamo contenti di quanto fatto finora“.
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