In una serata francamente deludente per il Milan, ci pensa l’uomo della provvidenza, Rafael Leao, a regalare il passaggio del turno in Coppa Italia. I rossoneri vanno sotto col Genoa, faticano tanto per rimetterla parzialmente in piedi e la trascinano ai supplementari, dove il 3-1 con cui si chiude l’ottavo di Coppa Italia che coincide con l’ultima partita di gennaio con una cornice decente di pubblico, sperando in tempi migliori sul fronte Covid.
Sul fronte calcio, invece, non un buon Milan quello delle linee che non sono né seconde né prime: del resto, Kalulu, Messias, Giroud sono quasi dei titolari. Fin dall’inizio, però, manca l’uomo più in forma di tutti, quel Leao che entrando nel secondo tempo poi stravolge l’andamento della partita. Che fino ad allora, strano a dirsi, aveva visto la squadra più in difficoltà del campionato, con una sola vittoria peraltro nella gestione Ballardini e tantissimi bocconi amari con il grande ex (Pallone d’Oro nel 2004 e tanti gol col Diavolo) Shevchenko, riuscire a imbrigliare la seconda in classifica. La coppa nazionale fa storia a sé e così il Milan si ritrova sotto: Ostigard, carneade norvegese, impreziosisce un’ottima partita con il gol che porta avanti il Grifone. Nella ripresa Giroud, con un grandissimo colpo di testa, pareggia i conti, ma non basta per evitare i supplementari. Qui Leao, che ara la fascia sinistra, dopo tante occasioni in cui non arriva il gol, quando si trova in modo innocuo a crossare, colpisce con troppo esterno e la palla si insacca all’angolino per il più incredibile dei gol. Il tris arriva pochi minuti dopo con Saelemaekers e così la squadra di Pioli trova la qualificazione ai quarti. Per Sheva buone indicazioni ma per la salvezza in Serie A servono altri salti di qualità.