Strakosha 6
Difficile rimpiangere Marchetti. Ha ben poche colpe sui primi due gol giallorossi, non è impeccabile nella respinta sul terzo gol e non gli riesce un rinvio dal fondo come si deve, ma nega almeno due reti alla Roma.
Bastos 6
Inzaghi lo chiama a rapporto per ripetere la perfetta prestazione dell’andata. Conferma di essere un interprete ottimo per la difesa a tre della Lazio. Granitico, se non si lasciasse sfuggire El Sharaawy sul 2-2 giallorosso.
De Vrij 6
Un primo tempo attento e puntuale, a marcare stretto Dzeko e a salvare la Lazio con gli anticipi. Madornale però il rinvio corto sul cross di Rudiger, che serve a El Sharaawy il gol dell’1-1.
(Dal 46′ Hoedt 6: subentra de Vrij e fa buona guardia al fortino. A Dzeko non fa vedere palla).
Wallace 6.5
Morde le caviglie a Dzeko, è puntuale negli anticipi e bravo a far ripartire il gioco dalla retroguardia. Una sola incertezza in tutta la gara, un rinvio non impeccabile a inizio partita.
Basta 6
Chiamato a una doppia fatica, non fa una piega. Parte formalmente come esterno di centrocampo, duetta con Milinkovic-Savic e Felipe Anderson. Si occupa principalmente di scalare terzino per dare una grossa mano alla difesa.
Milinkovic-Savic 7.5
Un facile disimpegno sbagliato a metà campo fa involare Dzeko e fa rischiare la Lazio. È il suo unico errore. È un diesel, cresce alla distanza e diventa prepotente tra centrocampo e trequarti. Per poi confezionare, con la semplicità di una spinta in rete, il primo gol biancoceleste. Sempre più decisivo.
Biglia 7
Non sembra al meglio fisicamente, poco gli importa, è il capitano e questa è una partita decisiva. Stringe i denti, sale in cattedra da leader assoluto, si libera del pressing giallorosso e imposta la manovra da gigante in cabina di regia.
(Dal 71′ Murgia 6: il giovane classe ’96 si gioca il derby, lo fa con carattere subentrando all’argentino in regia).
Lulic 6.5
Squalificato nella partita d’andata, si posiziona mezzala al posto di Parolo. Spaesato nel primo tempo, ritrova presto la bussola. Fa maggiormente filtro a centrocampo, corre come un motorino inesauribile. Troppo prezioso il lavoro del bosniaco per la Lazio.
Lukaku 7
Quando Inzaghi gli dà fiducia, non sbaglia un colpo. Certo, si preoccupa più di offendere e lo fa bene con innumerevoli ripartenze e cross al centro dell’aria. Ma è molto attento anche in fase difensiva, spesso Salah non ha vita facile sulla corsia sinistra.
Felipe Anderson 6.5
Quando accelera fa male alla difesa della Roma, si sacrifica in un lavoro massacrante. Sbaglia qualche appoggio di troppo ma non si può sempre chiedere quantità e qualità. Esce con l’abbraccio di un soddisfatto Inzaghi.
(Dal 57′ Keita 6: è l’arma segreta del tecnico laziale, lo lancia nel pieno della gara, con il suo talento potrebbe fare più male).
Immobile 7.5
Se qualcuno avesse ancora qualche dubbio, Ciro è il nuovo Miro. Ventuno gol stagionali, stasera uno dei più importanti, in volata a violare la porta giallorossa. Non meno prezioso l’assist, il tiro respinto da Allison, che fa segnare a Milinkovic-Savic la prima rete laziale.
Inzaghi 7.5
Quello del tecnico di Piacenza è un autentico capolavoro. Perfetta la gara d’andata, di sacrificio quella di ritorno nella quale la Lazio trova pure la giusta cattiveria sotto porta. Una sconfitta che vale come una vittoria, ma soprattutto la finale di Tim Cup.