E se il Cuoiopelli dovesse ospitare l’Inter nei sedicesimi di finale della Coppa Italia? E’ questa la richiesta, l’ennesima negli ultimi anni, da parte di un gruppo di appassionati di calcio che vogliono cambiare il format della Coppa Italia, l’unico torneo nazionale tra i principali europei che favorisce le squadre più forti, facendole entrare in gioco dagli ottavi e consentendo alle migliori formazioni di giocare in casa le partite. Un modello che per i tifosi non è più sostenibile e a dimostrarlo sono gli ascolti appena sufficienti degli ottavi di finale su Mediaset e gli stadi francamente semivuoti. Ma come si può modificare il format dello storico trofeo, spesso snobbato, almeno fino ai quarti o alle semifinali, quando comincia spesso a diventare un importante obiettivo stagionale, per salvare la stagione o arricchire il palmares.
“Quello che è accaduto in Coppa di Francia ha del clamoroso: praticamente tutte le squadre delle categorie inferiori, giocando in casa, hanno battuto le avversarie di campionati più importanti. Veramente meraviglioso! Cambiamo la Coppa Italia: firma la nostra petizione”, si legge in un appello che è partito dai social, trasferendosi poi su Change.org sotto forma di petizione. Viene chiesto, pertanto, un ritorno della seconda competizione nazionale a una formula che ricalcherebbe quella di altri paesi europei, il modello più recente è quello della Francia, dove sono cadute tante big che hanno dovuto giocare in trasferta, mentre altre grandi del calcio transalpino hanno vinto sì, ma nell’ambito di una serata trionfale anche per le piccolissime realtà che hanno ospitato gli scontri secchi.
COSA E’ SUCCESSO IN FRANCIA
Nello scorso weekend, in particolare, nei trentaduesimi di finale della Coppa di Francia due squadre di quarta serie hanno eliminato due club della Ligue 1, il Le Havre e il Montpellier. Quest’ultimo, incredibilmente, ha rimediato una sveglia pesantissima: ha perso per 4-0 dai dilettanti del Le Puy. I promotori usano questi risultati a sorpresa per far leva sul sentimento che unisce diversi tifosi italiani, stanchi di vedere sempre le squadre più forti prevalere in virtù del fattore campo: “La Coppa Italia è un format calcistico ormai desueto e senza emozioni, che vede primeggiare sempre le big del calcio italiano. Ultimamente gli stadi dove si giocano le gare di Coppa Italia sono sempre più desolati. Al contrario, i format delle altre coppe nazionali in Europa premiano i piccoli club, le cosiddette provinciali, creano attrazione perchè danno la concreta possibilità ai piccoli club di incontrare le squadre big della nazione. Questo non solo porta più interesse verso la competizione, con stadi sempre pieni di passione, ma anche maggiori introiti economici per i club e per la stessa federazione”, si legge nella descrizione che è stata scritta a corredo della petizione, già divenuta virale.
Sempre in Francia, è avanzato ai sedicesimi anche il Cannes, squadra di terza serie peraltro apprtenente al gruppo Friedkin, e addirittura un club di quinta serie, l’Espaly, che vivrà il sogno di affrontare il Psg. Anche in Premier League, con sorteggio integrale, squadre di serie inferiori possono tranquillamente sfidare le big del calcio inglese. In casa o in trasferta, oppure sfidarsi a vicenda e arrivare davvero avanti nel tabellone, mentre magari fin dai primi turni le superpotenze possono essere accoppiate tra loro ed eliminarsi a vicenda. Trasferte insidiose e campi di terza-quarta divisione previsti anche nella Copa del Rey, in Bundesliga il modello è simile e lo scorso anno il Bayer Leverkusen ha dovuto battere il Kaiserslautern della seconda divisione, che a sua volta aveva eliminato un club di terza divisione, il Saarbrücken, che nel suo cammino aveva incredibilmente fatto fuori il Bayern Monaco.