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Da quando è tornato al Napoli, Walter Mazzarri ha dovuto davvero sudarsi sette camicie. Atalanta, Real Madrid, Inter, Juventus in serie, con la sola vittoria all’esordio e poi tre ko diversi tra loro in partite complicatissime. Poi le note liete: le due vittorie in pochi giorni contro Braga e Cagliari al Maradona che hanno stoppato un digiuno casalingo che durava dal 27 settembre, tenendo la squadra in corsa per il quarto posto che dà la Champions e portando gli azzurri proprio agli ottavi della coppa più prestigiosa. Adesso, in Serie A, il calendario sembra decisamente in discesa e la rincorsa alle prime quattro posizioni può favorire i partenopei, ma c’è un terzo match casalingo in fila da prendere con le molle.
A Fuorigrotta arriva il Frosinone negli ottavi di Coppa Italia, una competizione che non può essere sottovalutata dagli azzurri o snobbata, visto che la stagione non è particolarmente esaltante fin qui, per usare un eufemismo. Provare a vincere un trofeo può renderla più dolce e riportare con la mente a quel 2012 in cui, battendo la Juventus in finale, Mazzarri regalò al Napoli un titolo che mancava da un ventennio abbondante. Si comincia dai ciociari in un percorso che, in caso di passaggio del turno, metterebbe proprio la Juventus (se batterà la Salernitana, oppure ecco il derby) ai quarti sulla strada degli azzurri. Che, inevitabilmente, devono fare riposare i titolari, a cominciare da Osimhen e Kvaratskhelia decisivi contro il Cagliari sabato, e dunque vedremo le cosiddette seconde linee, anche se a considerare tale Raspadori si fa un bel po’ di fatica. Servono dimostrazioni da chi ha giocato meno, dunque ecco Simeone in avanti con il talento della Nazionale dirottato a sinistra e Lindstrom a destra a completare il tridente, in mezzo al campo Cajuste, che con una brutta prestazione proprio alla prima di A a Frosinone non convinse Garcia a riconfermarlo poi da titolare nel resto della stagione. Zerbin pronto sulla corsia esterna di destra a far rifiatare capitan Di Lorenzo, Gaetano mezzala, i due giovani del vivaio.
Occhio ai ciociari, feriti dal ko di Lecce in uno scontro salvezza e in generale a secco di vittorie da tre turni in campionato. La sorpresa della Serie A fatica tantissimo in trasferta, ma ai sedicesimi ha ottenuto l’unica vittoria in casa del Torino. Di Francesco sa che in settimana c’è la Juventus, dovrà valutare per un turnover ragionato contro i partenopei, ma rinunciare ai vari talenti di Soulé, Ibrahimovic, Kaio Jorge appare duro se si vuol provare a stupire. Dunque, ,massima attenzione: anche perché, la Coppa Italia è un obiettivo di questo Napoli, una ruota di scorta per provare a non chiudere la stagione senza un sorriso.
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