Finisce 0-0 la sfida d’andata della semifinale di Coppa Italia tra Lazio e Milan rimandando ogni discorso alla partita di ritorno di San Siro. Nel primo tempo sono i padroni di casa a rendersi più pericolosi con un paio di tentativi che spaventano il Milan: prima Patric, poi Immobile e infine Milinkovic-Savic vanno vicini al gol del vantaggio, senza trovarlo. Nella ripresa il Milan ritorna in campo più grintoso riuscendo a limitare le iniziative biancocelesti. Ne viene fuori uno 0-0 figlio dell’imprecisione laziale e della voglia del Milan di giocarsi tra le mura amiche la qualificazione alla finale di Coppa Italia.
LAZIO (3-5-2)
Strakosha 6
Un primo tempo da spettatore non pagante, un secondo a prendere freddo visto che il Milan non gli crea mai pericoli.
Patric 6
Attento in difesa, propositivo in attacco: una partita che riscatta, almeno in parte, le ultime opache prestazioni.
Acerbi 6,5
Ha il grande merito di annullare Piatek, impresa non certo semplice. Anticipa e contrasta senza farsi trovare mai fuori posizione.
Bastos 6
Appena rientrato dall’infortunio stringe i denti e tiene botta contro gli attaccanti rossoneri. Una partita senza sbavature nonostante una condizione fisica che non può essere eccellente.
Romulo 6
Sulla fascia destra, quando accelera, é difficile stargli dietro. Le sue scorribande mettono in difficoltà la retroguardia rossonera anche se a volte é troppo impreciso. (Dal 90′ Marusic s.v.)
Parolo 6
Gioca da intermedio, il suo ruolo preferito e si vede: cerca spesso l’inserimento garantendo alla Lazio pericolosità negli ultimi 16 metri. Cala alla distanza.(Dal 74′ Luis Alberto s.v.)
Leiva 6,5
Sradica palloni manco fossero erbacce da estirpare, ogni avversario che gravita dalle sue parti deve fare i conti con lui. Fa dei duelli la sua linfa vitale, quelli persi si possono contare sulle dita di una mano.
Milinkovic-Savic 6,5
Una partita finalmente ai livelli del calciatore che l’anno scorso aveva incantato: non ha paura, prova la giocata e sfiora il gol con un paio di conclusioni che lo rendono il più pericoloso dei biancocelesti.
Lulic 6
Sul piano della corsa e dell’impegno non gli si può rimproverare nulla, corre per due e si fa sempre trovare dai compagni. Purtroppo a difettargli è spesso la lucidità.
Correa 5,5
Porta troppo palla facendosi sistematicamente raddoppiare. Anche quando riesce a saltare l’avversario finisce per cincischiare con il pallone vanificando il lavoro fatto.
Immobile 5,5
Purtroppo per gli attaccanti la differenza la fanno i gol. Lui ha sui piedi la palla giusta per portare i suoi in vantaggio, ma non inquadra la porta; un errore imperdonabile per un giocatore della sua caratura. (Dal 81′ Caicedo s.v.)
All.Inzaghi 6
Conferma la difesa a 3 e concede ancora fiducia al suo attaccante titolare, Immobile, nonostante le polveri bagnate; purtroppo per lui solo una delle due scelte paga.
MILAN (4-3-3)
Donnarumma 6,5
Nel primo tempo rischia di subire gol, ma lo assiste la fortuna. Nella ripresa, invece, ci mette i guantoni a bloccare un paio di tentativi biancocelesti che, senza di lui, sarebbero finiti nel sacco.
Calabria 5,5
Correa lo punta spesso e lo salta quasi sempre, fortuna per lui che l’argentino si piaccia un po troppo. Meglio quando deve attaccare, ma l’atteggiamento laziale gli lascia poche chance di farsi vedere in avanti.
Musacchio 6
Non si risparmia mai, rischiando anche qualcosa su un paio di interventi ruvidi ma puliti. La grinta non gli manca, é proprio grazie a quella che porta Gattuso a non rinunciare a lui.
Romagnoli 6
Un paio di amnesie, ma senza conseguenze. Amministra il gioco dalle retrovie e riesce a contenere Immobile come meglio può.
Laxalt 5,5
L’azione di Romulo, soprattutto nel primo tempo, lo mette in crisi: troppo veloce anche per lui l’esterno biancoceleste. Nella ripresa migliora, complice anche il calo fisiologico della Lazio, senza però dare l’impressione di essere completamente padrone della fascia.
Kessie 6
Garantisce grinta e muscoli finché rimane in campo. Un contrasto duro con Parolo lo leva dalla contesa. (Dal 29′ Calhanoglu 5,5: entra per sostituire il compagno infortunato, ma non riesce a dare la scossa. Si limita a rispettare i dettami tattici di Gattuso senza voler strafare)
Bakayoko 6,5
Un muro, praticamente impossibile da buttare giù. Conquista palloni neanche avesse il radar, una prestazione che, appena pochi mesi fa, neanche il tifoso più ottimista avrebbe immaginato.
Paquetà 6
Sempre compassato, ma difficilmente dai suoi piedi nascono errori. Ha sempre la giocata pronta e quando é in difficoltà costringe gli avversari al fallo. Non riesce ad essere pericoloso in zona gol, ma come lui anche i compagni di squadra. (Dal 85′ Biglia s.v.)
Suso 5,5
Non trova mai il guizzo limitandosi a svolgere il compitino. Cerca di impegnarsi in fase difensiva rincorrendo gli avversari, ma non é il suo mestiere e si vede. (Dal 74′ Castillejo s.v.)
Piatek 5
Per vederlo tirare verso la porta bisogna aspettare il minuto 50, troppo poco per l’attaccante polacco che non riesce mai a rendersi pericoloso dalle parti di Strakosha.
Borini 5,5
Corre e si sacrifica, ma quando arriva un zona gol non riesce mai a trovare lo spunto giusto per scappare dalla marcatura.
All.Gattuso 6
La Coppa Italia è un obiettivo importante, ma ragiona anche in ottica campionato dove la Champions é diventato un obiettivo più che reale. Il risultato non lo condanna e gli permette di giocarsi tutto nel match di ritorno davanti al proprio pubblico.