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Vince chi sbaglia meno. E chi nell’era Sarri-Mourinho ha ormai dimostrato da tempo di saper gestire meglio la tensione derby. La Lazio batte la Roma 1-0 con un rigore di Zaccagni e si qualifica per le semifinali di Coppa Italia, dove dovrà vedersela contro una tra Juventus e Frosinone. Da quando la squadra biancoceleste è guidata dal tecnico di Figline Valdarno (2021/22), ha vinto quattro dei sei derby disputati contro la Roma (1N, 1P) e l’ultimo allenatore laziale a riuscirci è stato Sven-Göran Eriksson, tra il 1997 e il 1999. Un altro dato riguarda i gol segnati. La Roma, infatti, non va a segno da quattro gare contro la Lazio, come non accadeva dal periodo 1995-1996, tra le gestioni di Carlo Mazzone e Carlos Bianchi.
Non mancano gli assenti. Sarri deve fare a meno di Ciro Immobile e Ivan Provedel (influenzato, in porta c’è Mandas), mentre Luis Alberto parte dalla panchina. Sul fronte opposto, oltre a Smalling, Abraham, Renato Sanches, Aouar e Ndicka (Coppa d’Africa), Mourinho perde anche Llorente e Pellegrini, entrambi in panchina rispettivamente per un fastidio all’adduttore e alla schiena. La prima mezz’ora di gioco è all’insegna del nervosismo, con tanti palloni persi da una parte e dall’altra. L’unica parata del primo tempo la effettua Rui Patricio, che non si fa sorprendere da un calcio di punizione diretto di Cataldi. Primo tempo di ordinaria amministrazione invece per il debuttante Mandas, che dà sfoggio delle sue qualità nella costruzione dal basso e non è mai impegnato dai tiri dei giallorossi. A fine primo tempo Josè Mourinho perde Paulo Dybala, sostituito all’intervallo da Lorenzo Pellegrini. Nella ripresa la prima occasione è della Lazio. Felipe Anderson sfonda sulla destra e crossa, Vecino svetta su Mancini e chiama Rui Patricio all’intervento. Tempo un minuto e il var richiama l’arbitro Orsato: Huijsen colpisce in area Castellanos, il fischietto di Schio indica il dischetto. Dagli undici metri va Zaccagni che non sbaglia.
L’episodio non sveglia la Roma e sblocca la Lazio che acquista fluidità di manovra e più idee. Una grande azione degli uomini di Sarri porta Vecino in area, ma Rui Patricio lo mura. Lo stesso uruguaiano sfiora il raddoppio con un destro di prima intenzione che sfiora il primo palo. Allo scoccare dell’ora di gioco arrivano i cambi. Spinazzola e Azmoun le mosse di Mourinho. Luca Pellegrini, Rovella e Pedro la risposta di Sarri. La squadra giallorossa fatica a calciare e la prima conclusione nello specchio è un destro timido dalla distanza di Pellegrini. Poi c’è spazio anche per El Shaarawy, Belotti e Isaksen. Il Gallo ha l’unica chance da gol dei giallorossi: il tiro è parato da Mandas in qualche modo. Il finale è nervoso. L’ultima emozione è una rovesciata imprecisa di Lukaku. Il resto è corrida, come l’aveva definita Gasperini: rosso per Pedro, Mancini e Azmoun. La sostanza è un’altra: Lazio in semifinale di Coppa Italia e con un derby vinto nella competizione come nella finale del 2013 e la semifinale del 2017. La Roma di Mourinho invece non ricorda più come si vince una stracittadina.
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