Antonio Conte rivoluziona totalmente la squadra, Marco Baroni si ‘limita’ a cambiarla, anche se probabilmente senza assenze forzate anche il tecnico biancoceleste si sarebbe spinto a schierare un undici tutto nuovo come il collega napoletano. Lazio-Napoli, match degli ottavi di finale di Coppa Italia, inizia con queste premesse. La competizione nazionale piace a tutti, ma un big match agli ottavi di finale è qualcosa di inedito, non previsto, che spinge gli allenatori a fare ragionamenti e scelte difficili. Se Lazio-Napoli fosse stata una semifinale, probabilmente le mosse sarebbero state diverse, ma in questo momento della stagione nessuno vuole rischiare. Ecco quindi che gli 11 a scendere in campo allo stadio Olimpico (ore 21) saranno ben diversi da quelli che solitamente prendono parte al campionato. Antonio Conte sembra intenzionato a fare addirittura undici cambi, inserendo elementi che fin qui sono stati veri oggetti misteriosi del Napoli capolista in Serie A. Tra i pali toccherà a Caprile, mentre in difesa si vedrà un inedito Zerbin in veste di terzino destro (Mazzocchi è infortunato), con Rafa Marin e Juan Jesus come centrali e Spinazzola a sinistra. Folorunsho (tifoso laziale e accostato alla Lazio per il mercato di gennaio) a centrocampo al fianco di Gilmour, mentre Ngonge, Raspadori, Neres daranno supporto a Simeone. Sei cambi previsti nella formazione laziale rispetto alla sconfitta di Parma. Uno di questi riguarda la porta, con Mandas pronto a difendere i pali, dietro a Lazzari, Gigot, Romagnoli e Hysaj. Il centrocampo sarà quello titolare. Guendouzi è intoccabile, mentre Rovella è squalificato in campionato. Panchina per Castrovilli (rientrato da poco a lavorare in gruppo) e Dele-Bashiru, che prenota un posto da titolare in campionato, mentre Vecino è ai box. Sulla trequarti spazio da titolari per Tchaouna, Pedro e Zaccagni a supporto di Noslin. Assenti anche Dia e Tavares, che proveranno a recuperare per la partita di campionato in programma al ‘Maradona’ domenica sera (ore 20:45). È quella la priorità e davvero nessuno sembra far finta di credere il contrario.