Coppa Italia

In palio finale e autostima per l’Europa: Atalanta e Fiorentina inseguono la Coppa Italia

Vincenzo Italiano
Vincenzo Italiano, Fiorentina - Foto R4924_italyphotopress / IPA

Essere in corsa su tre fronti ad aprile inoltrato è cosa rara per ogni club. Nel caso di Atalanta e Fiorentina si può anche parlare di un privilegio e le due squadre sono pronte a contendersi la finale di Coppa Italia contro la Juventus, il primo (in ordine temporale) obiettivo stagionale. Si riparte dall’1-0 dell’andata della squadra viola, che al Franchi si impose con un gol di Mandragora al 31′. Il doppio confronto si sposta ora al Gewiss Stadium. Buone notizie per Vincenzo Italiano che recupera cinque elementi che avevano saltato la trasferta di domenica scorsa a Salerno, cioè Beltran, Belotti, Bonaventura, Comuzzo e Nico Gonzalez, tutti partiti ieri pomeriggio per Bergamo, a differenza di Nzola, rimasto a casa per problemi personali. Dopo aver raggiunto l’ultimo atto nel 2022/23, la Fiorentina potrebbe qualificarsi per la finale di Coppa Italia per due edizioni di fila per la seconda volta nella sua storia (1960 e 1961 la prima volta). Un’opportunità che Italiano non vuole lasciarsi sfuggire e per l’occasione il tecnico pensa ad una novità. C’è infatti l’ipotesi della difesa a tre, con Milenkovic, Martinez Quarta e Ranieri davanti a Terracciano. Sugli esterni spazio a Biraghi e Kayode, in mezzo Mandragora, Arthur e Duncan, mentre in attacco Belotti e Nico Gonzalez dovrebbero partire dal 1′. Una formazione tutta nuova, quasi a specchio con quella dell’Atalanta. Tra i pali c’è Musso con Djimsiti, Hien, Kolasinac a protezione del portiere. Sulle fasce tocca a Zappacosta e Ruggeri, mentre De Roon ed Ederson agiranno in mezzo al campo. Koopmeiners è sicuro del posto con Scamacca e Miranchuk in attacco. In palio c’è la finale, ma anche una grande dose di autostima in vista degli impegni europei. L’Atalanta di fiducia ne ha in abbondanza dopo aver eliminato il Liverpool e aver prenotato il doppio confronto col Marsiglia in semifinale di Europa League. Discorso diverso per la Fiorentina, che ha raggiunto nuovamente la semifinale di Conference League, senza però brillare nel percorso europeo. Contro Maccabi Haifa e Viktoria Plzen, i viola hanno faticato più del previsto e servirà ben altro per superare il Club Brugge, una squadra abituata a giocare la Champions League (con tanto di ottavi di finale disputati nella scorsa annata). Eliminare l’Atalanta sarebbe un punto di partenza per dare la svolta ad una stagione fin qui sotto le aspettative.

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