Serata di tensione a Genova in occasione del derby di Coppa Italia tra Genoa e Sampdoria, vinto dai blucerchiati ai calci di rigore. A fine partita, le due tifoserie si sono infatti date appuntamento per scontrarsi, ma hanno dovuto fare i conti con le forze dell’ordine che, visto il clima che si respirava in città, erano già pronte ad intervenire per evitare incidenti. Nonostante il dispositivo di sicurezza messo in campo, ci sono stati degli scontri nel quartiere di Marassi – con lanci di petardi, fumogeni e cassonetti dati alle fiamme – e la polizia e i carabinieri hanno dovuto ricorrere all’uso di idranti e lacrimogeni. In totale, sono stati 15 i feriti, tra forze dell’ordine e tifosi, mentre otto ultras sono stati fermati, identificati e verosimilmente verranno arrestati.
AGGIORNAMENTO: Salito a 38 il numero di persone medicate in ospedale durante i tafferugli prima e dopo il derby. Più precisamente, si tratta di 15 poliziotti, 11 carabinieri e 12 tifosi. “Tutti i pazienti sono stati dimessi con prognosi variabili. Le Direzioni del Policlinico ringraziano sentitamente i professionisti operativi presso il Pronto Soccorso nel corso della lunga giornata di ieri, capaci di fronteggiare un iper afflusso derivante da quanto accaduto nei pressi dello stadio senza minimamente impattare sulla regolare attività del Pronto Soccorso” si legge in una nota della direzione sanitaria dell’ospedale San Martino