[the_ad id=”10725″]
La Juventus a caccia del quarto trionfo consecutivo. I bianconeri mercoledì sera allo Stadio Olimpico dovranno battere il Milan per centrare il tredicesimo successo in Coppa Italia, un successo che “Permetterebbe ai ragazzi di entrare ulteriormente nella storia della Juventus” come afferma Massimiliano Allegri nella conferenza stampa di vigilia. Una eventuale vittoria che però non cambierà il giudizio sulla stagione juventina: “A prescindere da come finirà la finale di Coppa Italia, se domenica, o alla prossima giornata, vinceremo il campionato avremo fatto un’annata straordinaria – sottolinea l’allenatore livornese – Sarebbe il settimo scudetto di fila: diciamolo, altrimenti non godiamo mai delle cose che vengono fatte”. Una partita che si preannuncia molto equilibrata e con diverse insidie per i bianconeri come suggerisce il match giocatosi in campionato lo scorso 31 marzo quando a Torino finì 3-1 per Cuadrado e compagni ma con grande sofferenza soprattutto nella fase centrale del match: “Dovremo giocare con grande equilibrio ed entusiasmo – mette in guardia Allegri – il Milan è una squadra molto difficile da affrontare”.
Nell’altra panchina ci sarà Gennaro Gattuso e Allegri lo conosce bene: “Rino è un appassionato di calcio e un testone. Non è semplice sedere sulla panchina del Milan dopo esperienze molto diverse, è stato ed è molto bravo”. Sarà una serata speciale per Gianluigi Buffon, il capitano bianconero non ha mai giocato una finale di Coppa Italia da titolare con la maglia della Juventus e l’unica finale nazionale giocata in carriera risale addirittura al 1999 quando alzò la Coppa con il Parma: “Questa è una gara particolare per me, negli ultimi anni alla Juventus ci sono stati grandi secondi portieri e non gioco la finale da quasi vent’anni”.
Ad un certo momento della stagione la Juventus ha rischiato di lasciare il passo al Napoli in campionato e Buffon lo sa lanciando indirettamente un monito anche ai rossoneri: “Quando diamo la sensazione di essere spaccati riusciamo a rimettere in piedi la stagione – ammette il capitano bianconero – la nostra è una squadra che ha sette vite. Futuro? Tra qualche giorno incontrerò di nuovo il presidente”. Un futuro che ancora il numero uno della Juventus non ha chiarito e sullo sfondo potrebbe esserci anche l’addio alla Nazionale nelle prossime amichevoli di maggio e giugno: “Sicuramente non ricordo con tanto piacere le grandissime polemiche per il disturbo che avrei dato alla Nazionale a marzo – ha ammesso il campione del mondo del 2006 – Io sono uno che ha impostato la propria vita sul grande orgoglio e sulla dignità, probabilmente questo modo di essere mi ha fatto fare anche tanti errori ma ci ho sempre messo la faccia e sono sempre andato via a testa alta con tutti”.
Tornando alla partita pochi i dubbi di formazione di Allegri che potrebbe confermare Cuadrado come terzino destro mentre a sinistra spazio ad Alex Sandro, al centro della difesa i titolari saranno Benatia e Barzagli- Il mister livornese è orientato a giocare con tre centrocampisti con Pjanic, Khedira e Matuidi in grande vantaggio per una maglia dal primo minuto. Davanti spazio a Douglas Costa e Dybala che agiranno alle spalle di Gonzalo Higuain. Mandzukic non ha ancora recuperato al 100% e dovrebbe partire dalla panchina, una freccia in più nell’arco di Allegri che potrebbe cambiare il volto della partita.
JUVENTUS (4-3-2-1): Buffon, Cuadrado, Barzagli, Benatia, Alex Sandro, Khedira, Pjanic, Matuidi, Douglas Costa, Dybala, Higuain. All.Allegri