In una notte che resterà impressa a lungo nei cuori dei tifosi rossoneri, il Milan annienta l’Inter con un clamoroso 3-0 nel derby di ritorno della semifinale di Coppa Italia.
È un’umiliazione in piena regola, una disfatta che mette a nudo tutte le crepe nerazzurre e che frantuma i sogni di un triplete che fino a pochi giorni fa era vicinissimo. Tra queste crepe, la più profonda porta il nome di Simone Inzaghi, perché il tecnico piacentino chiude la stagione con un dato impietoso: zero vittorie nei cinque derby disputati. Tre sconfitte, due pareggi, una sola costante: l’Inter ha sempre inseguito, mai dominato, mai convinto. L’illusione del pareggio dell’andata (1-1) è durata appena 36 minuti, il tempo necessario a Luka Jovic per aprire il festival del gol. Poi il raddoppio a inizio ripresa e il colpo del k.o. firmato Reijnders all’85’, a chiudere una serata da incubo.
Tatticamente, l’Inter è apparsa fragile, confusionaria, sfilacciata. Conceicao ha preparato la partita con intelligenza chirurgica, mentre Inzaghi ha sbagliato tutto: approccio, letture, cambi. L’ingresso di quattro giocatori al 53’, tutti insieme, è sembrato un atto di disperazione più che una mossa strategica. Ma ciò che brucia di più è il vuoto: tecnico, mentale, emotivo. Un’Inter incapace di reagire, di cambiare passo, di avere un’anima, cosa che in vista della gara col Barcellona in Champions non lascia ben sperare.
E’ caos nell’Inter: tifosi infuriati
Finita la partita, il processo è partito in tempo reale, anzi già durante l’arco di tutta la gara. Bastano pochi minuti perché #InzaghiOut diventi uno dei trending topic in Italia e il pubblico nerazzurro non perdona. I social diventano la cassa di risonanza del malcontento generale, un fiume in piena di rabbia, delusione e sarcasmo. Inzaghi si vuole far esonerare per diventare Papa, sta partita non si spiega – scrive un tifoso su X. Altri ironizzano: “Dove va lui aumentano i ricavi, ma diminuiscono i trofei”. Non manca poi chi affonda il coltello: “Se perdiamo, Inzaghi via subito”.
Un desiderio che si è trasformato in realtà, almeno nelle intenzioni della piazza virtuale. C’è poi chi parla di fallimento totale, di stagione buttata: “Altro che triplete, il Milan ci fa la tripletta. Coppa, derby, onore”. Più di qualcuno chiede una rivoluzione in panchina, altri vorrebbero vederlo andar via addirittura subito: “Squadra allo sbando. Cambi horror. Senza capo né coda”. Inzaghi è stato il bersaglio di una frustrazione collettiva che ormai non si nasconde più, perché Conceicao, artefice di una stagione non certo brillante sulla panchina del Milan, lo ha annientato sul campo. A cinque giornate dalla fine, con un campionato ancora in bilico e la Champions da inseguire, l’Inter rischia di implodere e di perdere anche gli altri due obiettivi rimasti.