
Tijjani Reijnders, Milan - Foto Tiziano Ballabio/IPA Sport
Un derby per tenere in vita il sogno Triplete da una parte e per salvare una stagione sotto le aspettative dall’altra. Col paradosso dell’incubo ‘Zeru tituli’ che attanaglia l’Inter, in corsa su tre competizioni (quattro col Mondiale per club), e non il Milan, nona in classifica ma vincitrice della Supercoppa Italiana proprio contro i nerazzurri lo scorso gennaio. È complessa la storia che fa da sfondo al 29esimo derby di Milano della storia in Coppa Italia. Dopo l’1-1 dell’andata, le due squadre si sfidano nella San Siro nerazzurra con l’obiettivo della finale contro una tra Bologna ed Empoli. L’arbitro del match sarà Daniele Doveri, della sezione di Roma 1. Gli assistenti saranno Meli e Alassio, il quarto ufficiale sarà Aureliano, VAR dell’incontro Mazzoleni, Assistente VAR Marini. Saranno loro a gestire un match dagli equilibri delicati, anche in ottica ammonizioni.
Non mancano infatti i diffidati prima della semifinale di ritorno. A differenza delle competizioni UEFA, che cancellano le ammonizioni al termine dei quarti di finale, l’estinzione dei cartellini gialli in Coppa Italia è prevista solamente dopo la prima fase (turno preliminare, trentaduesimi e sedicesimi). Un modo per ovviare alla disparità esistente, sul piano disciplinare, fra le trentasei società impegnate nei primi tre turni ad eliminazione diretta in gara unica, e le otto teste di serie che entrano in gara a partire dagli ottavi di finale.
Ci sono nomi importanti nell’elenco dei diffidati. Tre a testa. Oltre a Dumfries, infortunato e quindi assente stasera, l’Inter ha Bisseck e Acerbi tra i calciatori a rischio squalifica. Due titolarissimi e una riserva invece tra i diffidati rossoneri: Theo Hernandez e Reijnders sono nell’elenco insieme a Terracciano. Cinque diffidati su sei sono quindi difensori. Un rischio in più per Simone Inzaghi e Sergio Conceicao, che però non possono permettersi calcoli.
DIFFIDATI
Inter: Acerbi, Bisseck, Dumfries
Milan: Hernandez, Reijnders, Terracciano