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“Verso mezzanotte ragazzi e tifosi hanno fatto una manifestazione di gioia per la vittoria della Coppa Italia, un episodio che sarebbe successo nella stessa maniera in tutta Italia e in tutto il Mondo. In altre città del Paese, penso a Torino, in occasione di una partita della Juventus della Champions ci sono stati morti e feriti. Se avesse vinto l’Inter, a Milano, ci sarebbe stata l’ira di dio. Ma siccome è capitato a Napoli l’episodio il cafone ha ritenuto di fare dei commenti: quel cafone politico che ha dimostrato di essere davvero tre volte somaro, non una volta sola”. Questo l’attacco del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che risponde al segretario della Lega, Matteo Salvini, in merito alla festa del Napoli dopo la vittoria della Coppa Italia in finale contro la Juventus. “Se uno organizza il due giugno una manifestazione a Roma in totale disprezzo delle norme di sicurezza, insieme con la vispa Teresa, e poi si permette di insultare i napoletani vuol dire che ha la faccia come il suo fondo schiena usurato – ha proseguito De Luca in una diretta Facebook – Noi a differenza del Neanderthal siamo persone civili. Sono commenti che hanno portato alla luce una propensione sotterranea, incancellabile allo sciacallaggio: perfino al razzismo nei confronti di Napoli, Campania e Sud. Pare difficile da estirpare”.
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