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“Siamo tutti ossessionati dalla Roma, dalla voglia di dare tutto alla Roma, tutto per lei perché se lo merita la nostra gente. Ce la siamo cercata, questa ossessione, dobbiamo saperla assorbire e dobbiamo evidenziare che diamo il massimo in ogni momento”. Lo ha dichiarato Luciano Spalletti alla vigilia di Roma-Sampdoria valevole per gli ottavi di finale della Coppa Italia 2016/2017. Allo stadio Olimpico si giocherà una partita secca dove i giallorossi non possono fallire: “La gara di domani è da dentro o fuori, non si può sbagliare. Non si possono fare esperimenti. I giocatori che stanno fuori sono come quelli che stanno dentro. Questo riporta al mercato. La rosa è un po’ ristretta proprio per far sentire tutti titolari” ha tuonato l’allenatore di Certaldo.
Poi si parla di Edin Dzeko che era stato bacchettato dopo la partita di domenica scorsa con l’Udinese: “Il fatto che io l’abbia stuzzicato qualche volta è vero. Non l’ho mai criticato, è rimasto sorpreso perché quando lei dice che sono magnifico non mi fanno mai un titolo mentre se dico che sono molle me lo ritrovo da tutte le partite. Dzeko è un giocatore magnifico, splendido, divino. Vediamo se qualcuno fa il titolo, come quando dico che Dzeko è molle”. Infine Spalletti sta cercando di incutere una mentalità vincente alla propria squadra, senza accontentarsi mai: “Lunedì, dopo la trasferta di Udine, ho diviso la lavagna in due, scrivendo da una parte la classifica attuale e dall’altra la classifica con un ipotetico pareggio della Roma a Udine. Per chi si accontenta è uguale perché saremmo stati secondi ugualmente. Invece, ci sono 50 differenze. Chi si è accontenta è contento lo stesso, invece. Lì c’è la differenza tra il giocatore di carattere, che vuole portare a casa tutto ciò che gli passa davanti”.