E’ la Lazio a portare a casa la semifinale d’andata di Tim Cup contro la Roma, battuta 2-0 grazie ai gol di Sergej Milinkovic-Savic e di Ciro Immobile: il serbo sblocca nel primo tempo, l’attaccante mette la firma decisiva nella ripresa a chiudere i conti. La squadra biancoceleste torna a vincere il derby dopo quasi quattro anni da quel 26 maggio 2013 e mette in cassaforte un bel pezzo di qualificazione alla finale di Coppa Italia. Tutto, però, si deciderà nella gara di ritorno in programma il prossimo 5 aprile ancora allo stadio Olimpico. Ecco i voti del match:
LAZIO (3-5-2)
Strakosha 6.5
Chiamato ancora a difendere i pali per il forfait di Marchetti, il portiere conferma le buone impressioni di questa stagione. Non ha paura, nonostante la gara possa incuterla. E’ sempre pronto e reattivo, blocca con sicurezza i tentativi giallorossi e si supera quando devia il tiro di Emerson Palmieri diretto in rete. Inzaghi chiedeva la porta inviolata, l’albanese lo ha accontentato.
Bastos 6.5
Al rientro dal primo minuto dopo diverso tempo, risponde presente alla chiamata di Inzaghi che lo preferisce in una difesa a tre. Forse fisicamente non è ancora al meglio, fa buona guardia e si trova sempre nel posto giusto nel momento giusto. Rischia in una sola occasione, quando va in confusione sul pressing di Salah.
De Vrij 7
Baluardo della linea a tre, sgombra l’area meglio di uno spazzaneve con svariate chiusure proverbiali per tutti i novanta minuti. Magistrale nell’anticipare gli avanti giallorossi, impeccabile in ogni occasione di pericolo, regge la retroguardia sulle spalle come Atlante il mondo.
Wallace 6.5
Il madornale errore nel derby d’andata in campionato è solo un brutto ricordo che ha messo alle spalle. Il brasiliano è attento e ordinato, a lui spetta il compito di far ripartire la manovra biancoceleste dalla retroguardia. Alza il muro nel finale, quando la Roma tenta il tutto per tutto.
Basta 6.5
Si muove largo a centrocampo, con maggiore attenzione nell’aiutare la difesa laziale quando la Roma si fa avanti. Per questo si dedica meno alla fase offensiva, con poca spinta sulla corsia destra a supporto di Felipe Anderson. Una gara di ordinaria amministrazione.
Parolo 6.5
Polomoni e qualità al servizio della Lazio, ritrova lo smalto dei tempi migliori. E’ fosforo puro a centrocampo, sempre pronto ad arginare i giallorossi e a fare filtro. Non mancano gli inserimenti della mezzala azzurra, magari meno puntuali del solito, ma ha anche il merito di sfiorare il raddoppio biancoceleste con una delle sue solite staffilate dalla distanza.
Biglia 6.5
Francobollato da Strootman e Paredes, non ha molta libertà di impostare la manovra nel primo tempo. Un po’ compassato, ma protagonista di una partita comunque ordinata, sia nelle gestione del possesso palla che nei tempi in cabina di regia. Anche se da un centrocampista delle sue qualità ed esperienza ci si aspetta sempre che salga in cattedra.
Milinkovic-Savic 7.5
Sgomita a centrocampo, dove vince duelli con la fisicità che lo contraddistingue. Propizia gran parte delle occasioni biancocelesti, grazie agli inserimenti e alle verticalizzazioni dalla trequarti. Scardina pure il risultato, con una zampata di prima a beffare Allison alla mezzora. Imprescindibile per Inzaghi, non a caso, è la mente di questa Lazio. (Dal 90′ Murgia s.v.).
Lukaku 7
Come esterno di un centrocampo a cinque, il belga può sfruttare al meglio le qualità di corsa e spinta sulla fascia, è il ruolo perfetto per il terzino. Fa anche di più, arrivando spesso al cross per i compagni in area. Cresce ancora di intensità nel secondo tempo, quando ingrana la quarta e diventa un motorino inesauribile sulla corsia destra, sempre alla ricerca del fondo e del giusto assist in mezzo. (Dall’80’ Crecco s.v.).
Felipe Anderson 6
Lo vedi sempre quando non è la serata giusta per il brasiliano, intimorito oltremodo dagli avversari giallorossi. E’ vero, dai suoi piedi nasce l’azione del vantaggio laziale, ma resta comunque inefficace e troppo spesso si incaponisce senza riuscire a superare l’uomo. (Dal 67′ Keita 7: Inzaghi lo tiene in panchina per poi spedirlo in campo a gara in corso, per cercare il guizzo del raddoppio. Il senegalese non lo delude, servendo a Immobile il gol del raddoppio).
Immobile 7
Soprattutto nel primo tempo, Felipe Anderson non gli dà gran supporto in avanti. L’attaccante napoletano dunque fa da sé, anche a costo di andarsi a prendere il pallone sulla trequarti e di sacrificarsi per la squadra. Sempre nel vivo dell’azione nella ripresa, quando trova anche la via del gol poi annullato per fuorigioco. Si riscatta dopo non molto, spedendo in rete il raddoppio biancoceleste e siglando il sedicesimo gol stagionale.
All. Inzaghi 7
Ha preparato in ogni minimo dettaglio questo derby, consapevole dell’attenzione e della cattiveria necessaria in un doppio confronto delicato come la semifinale di Tim Cup. La scelta tattica della difesa a tre dà i frutti sperati, la Lazio attacca e poi difende in coro. Decisivo anche l’inserimento in corso d’opera di Keita, l’unico in grado di dare una svolta alla partita e reattivo a mettere il punto esclamativo su una vittoria fondamentale.