Coppa Italia

L’Atalanta vola in semifinale, Milan eliminato a San Siro. Pioli perde anche la Coppa Italia

Teun Koopmeiners Atalanta
Teun Koopmeiners - Foto Tiziano Ballabio / IPA Sport / IPA

L’Atalanta fa l’impresa. A San Siro la squadra di Gasperini batte il Milan in rimonta 2-1 e conquista la semifinale di Coppa Italia, dove sfiderà la Fiorentina. La squadra bergamasca non aveva mai vinto nelle precedenti cinque sfide del torneo giocate sul campo del Milan, ma sfata il tabù grazie alla doppietta decisiva di Teun Koopmeiners, che cancella uno degli obiettivi stagionali dei rossoneri. Gasperini si presenta al ‘Meazza’ con il 25enne olandese a supporto del tandem Miranchuk-De Ketelaere, confermato dopo la buona prova di Roma. Pioli opta per una linea difensiva a 4 composta dalla coppia centrale Gabbia-Jimenez a supporto dei terzini Calabria e Theo Hernandez. In cabina di regia tocca a Musah sostenuto dalle mezzali Loftus-Cheek e Reijnders. In attacco spazio al tridente offensivo composto da Pulisic e Leao al fianco dell’unica punta Jovic. Al 19′ la prima chance per il Milan: Pulisic scarica, Musah calcia e Carnesecchi risponde presente. Per il primo squillo della Dea bisogna aspettare la mezz’ora di gioco quando Ruggeri calibra un cross con destinatario Holm: l’ex Spezia si coordina ma calcia alto. La partita si accende nel recupero del primo tempo. L’asse Theo Hernandez-Leao è devastante al 45′: il triangolo tra i due calciatori porta al tiro il portoghese che col piattone non perdona Carnesecchi. Lo svantaggio dell’Atalanta però dura solo 120 secondi. Scalvini orchestra la ripartenza e pesca sulla destra Holm che scarica al centro per Koopmeiners, autore della conclusione di prima intenzione che fulmina Maignan. Nella prima frazione di gioco anche un episodio da moviola, che costringe De Roon e Gabbia ad abbandonare la gara. Il giocatore olandese sbatte la testa in area contro quella dell’ex Villarreal, dopo essere stato spinto da Reijnders. Per Di Bello non c’è rigore. L’altro episodio da moviola, nella ripresa, porta al vantaggio bergamasco. E stavolta il penalty per l’arbitro c’è. Al 57′ Jimenez tocca pallone e ginocchio di Miranchuk in area. Di Bello indica il dischetto e Koopmeiners dagli undici metri non fallisce. Il Milan fatica ad orchestrare un assedio, ma nel recupero c’è un brivido finale per un tocco col braccio di Holm in area bergamasca. Per Di Bello e var però non ci sono gli estremi per il calcio di rigore. Il triplice fischio scatena la festa bergamasca. E riaccende il periodo di riflessioni in casa Milan.

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