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La Coppa America Centenario si apre nell’ avveniristico Levi’s Stadium di Santa Clara con la sfida tra Usa e Colombia in un’atmosfera piuttosto ambigua ma che non dimentica in nessun modo la passione che contraddistingue questa competizione. Vittoria di misura per 2 a 0 della Colombia, reti di Zapata e James Rodriguez in una partita dove il risultato non è quasi mai stato in equilibrio.
PAGELLE USA-COLOMBIA
USA
Guzan 6. Sui due gol della Colombia non può praticamente nulla. Per il resto della gara non si segnalano interventi degni di nota.
Yedlin 4,5. Corre a vuoto e in maniera disordinata per tutta la partita, ignora completamente quelle poche regole tattiche che dovrebbe possedere un buon terzino. Provoca con un suo intervento assai goffo il rigore per la Colombia, poi trasformato da James Rodriguez. Pensare che solo qualche mese fa Tottenham(l’ha poi acquistato), Roma e altre squadre europee si azzuffavano per accaparrarsi questo giocatore può far rabbrividire.
Cameron 5,5. La prestazione del jolly dello Stoke City è macchiata e condizionata dall’errore a inizio gara in marcatura sul gol di Zapata. Alterna buone chiusure a enormi distrazioni, sfortunato, si rifarà.
Brooks 6. Tra i migliori dei suoi, il centrale dell’Herta Berlino cerca di imporre la sua fisicità per tutta la partita. Nel primo tempo ci riesce e si disimpegna bene in più occasioni trovando di tanto in tanto anche l’anticipo su Bacca o su Cuadrado. Nella ripresa cala soffrendo il contropiede e la rapidità degli attaccanti colombiani.
Johnson 5,5. Ha la sfortuna di trovarsi di fronte un ispiratissimo Cuadrado. Bloccato sulla sua metà campo, non riesce mai a sovrapporsi con incisività.
Bradley 5. Klinsmann gli affida interamente le chiavi del centrocampo ma oggi l’ex giocatore della Roma è parso troppo macchinoso e lento nel far girare il pallone e nel bloccare le linee di passaggio avversarie. Soffre tremendamente insieme ai suoi compagni di reparto la rapidità del centrocampo colombiano
Jones 5,5. Nonostante le sue 35 candeline, almeno per 60 minuti rappresenta l’unica forma di energia per il centrocampo degli USA. E’ l’unico a metà campo a dannarsi l’anima e a rincorrere gli avversari con un minimo di disciplina tattica. (72’Nagbe s.v)
Bedoya 4,5. Vaga senza una meta nel deserto del centrocampo americano. Viene confuso sistematicamente dalle trame di gioco confezionate da Torres e Cardona sul versante sinistro. Inappropriato.
Wood 4. Qualcuno dovrebbe ricordargli che gli Stati Uniti oltre ad essere il Paese dalle mille opportunità è anche il paese dei mille sport, lui semplicemente ha sbagliato sport. Perennemente in fuorigioco e fuori da ogni logica di posizionamento in campo quelle poche volte che prova a puntare l’uomo finisce per dribblarsi da solo. Inadatto alla situazione, viene richiamato in panchina da Klinsmann per il giovanissimo Pulisic. all’inizio del secondo tempo (64’Pulisic 6. Appena 17enne si gode il suo esordio con la nazionale in una competizione ufficiale)
Zardes 5,5. Nel primo tempo dopo il gol subito cerca di scuotere i suoi caricandosi la squadre sulle spalle insistendo con delle sgroppate lungo la sua fascia di competenza ma i suoi evidenti limiti tecnici e il suo diretto avversario Diaz lo frenano.
Dempsey 6,5. E’ la vera bandiera di questa nazionale, si danna l’anima per tutta la partita. Parte da falso nueve, si sgancia, si allarga e viene incontro come un buon attaccante dovrebbe fare. Sfiora il gol su punizione a metà del secondo tempo. Isolato.
All. Klinsmann 6: La sua squadra sa come muoversi in campo e il 4-3-3 attuato oggi visto il materiale umano a disposizione è l’unico modulo proponibile probabilmente. Forse chiede troppo ad una squadra che ha degli evidenti limiti tecnici. Coraggioso per ora a credere a un sistema di gioco propositivo.
COLOMBIA
Ospina 6,5. Nel primo tempo assiste alla partita da spettatore non pagante. Nella ripresa alza i pugni opponendosi a una punizione dal limite ben indirizzata da Dempsey e dà sicurezza alla difesa con altri semplici interventi.
Arias 6,5. Una garanzia sulla fascia destra, esperienza e cinismo al servizio della squadra. Non sbaglia una sovrapposizione. Europeo.
Zapata 6,5. Spiana la strada ai suoi andando a segno nei primi minuti di gioco sfruttando a pieno un ottimo cross di Cardona dalla bandierina. Oppone all’esperienza di Dempsey rabbia e velocità. Guida bene la difesa, mai veramente impegnata oggi.
Murillo 6. Bravo nelle marcature, si limita al compitino e per uno con la sua irruenza forse va bene così.
Diaz 6,5. Puntuale negli anticipi, si spinge spesso in avanti garantendo la superiorità numerica a centrocampo. Essenziale.
Perez 7. Padrone del centrocampo, riesce a collegare i reparti in maniera inestricabile anche nelle fasi più disordinate della partita. Nonostante la giovane età si comporta da veterano e in più occasioni riesce a coprire i suoi compagni di reparto permettendogli di spaziare e di inserirsi. (76’Sanchez s.v)
Torres 6,5. Intensità, cambio di passo e aggressività. Mantiene questo credo per 90 minuti.
Cardona 7,5. Tocchi di suola, colpi di tacco, cambi di gioco improvvisi, un giocatore da spiaggia di Copacabana, che bello vederlo giocare. Nonostante un fisico non proprio asciutto ogni volta che accarezza il pallone dà la sensazione di potersi accendere. Spensierato
Cuadrado 7. È un terremoto su quella fascia, riesce a garantire ai suoi la superiorità numerica in ogni ripartenza. Contribuisce anche alla fase difensiva e in molte occasioni taglia dietro alle spalle dei difensori o viene a prendersi il pallone al centro del campo. Inarrestabile.
James Rodriguez 7.Trasforma dal dischetto il gol del 2 a 0. Si trova alla perfezione con i suoi compagni, spazia per tutta la metà campo avversaria non offrendo punti di riferimento. Talento cristallino, chissà se questa Coppa America lo possa rilanciare definitivamente dopo una stagione non proprio positiva al Real Madrid. È costretto ad uscire nella ripresa per un leggero colpo alla spalla destra.
Bacca 7. Ottima prestazione la sua, combatte, viene incontro ai centrocampisti, smista il gioco sulle fasce e cerca sempre la profondità mettendo non poco in difficoltà i difensori statunitensi. Solo il palo nel secondo tempo gli nega la gioia del gol. Attaccante. (88’ Moreno s.v)
All. Pèkerman 6,5: La sua squadra ha un’identità e un credo tattico ben definito nonostante le tante modifiche apportate alla rosa rispetto ai Mondiali di 2 anni fa. Bravo a dare fiducia a giovani come Perez e Cardona, si ha la sensazione che questa Colomba sia diventata una squadra matura e pronta per vincere un trofeo.