Fanno discutere alcune parole di Antonio Conte nell’intervista del post-partita di Inter-Siviglia, finale di Europa League. Il tecnico nerazzurro sembra gettare qualche dubbio sul suo futuro sulla panchina interista: “Nessuno ha rancore, nè la dirigenza nei miei confronti nè viceversa. Dobbiamo ragionare su alcune cose che non mi sono piaciute, devo capire se la priorità è la famiglia o il calcio. Alcune situazioni possono influire sull’aspetto famigliare e questo non può accadere. C’è un limite a tutto, se si potrà migliorare lo faremo altrimenti conoscete il mio pensiero.”
Ma a cosa si riferiva Conte parlando della famiglia? La mente torna allo scorso autunno, quando nel mese di novembre era fuoriuscita la notizia di una lettera minatoria contro il tecnico nerazzurro. La busta, sembra contenente una pallottola, inizialmente sembrava essere stata recapitata all’abitazione di Conte. La moglie dell’allenatore però aveva smentito e la società aveva confermato che la lettera era invece arrivata in sede. Un episodio che adesso sembra avere un certo peso nel futuro professionale di Conte.