“Chiederemo a Tavecchio di fare un passo indietro con un atto di responsabilità“. Lo ha dichiarato Giancarlo Abete, consigliere federale in quota Lega Pro, all’ingresso nella sede della Figc a Roma dove alle 12 comincerà il Consiglio. “Penso sia opportuno fare qualche riflessione – ha sottolineato l’ex numero uno della Federcalcio – Io mi sono dimesso nel 2014 dopo che con Prandelli avevamo ottenuto un secondo posto agli Europei del 2012. Lo feci doverosamente perché il calcio ha una dimensione passionale e non solo razionale. Per questo ho dato la possibilità alla Figc e al Coni di poter individuare un percorso organico, ma a vedere come è andata non mi sembra che il risultato sia stato raggiunto“.
Abete ha spiegato di avere “una posizione in linea con il presidente della Lega Pro Gravina. Se tutti i consiglieri avranno la volontà di dimettersi lo faremo per favorire una riflessione strategica per il futuro del calcio“.
“Le responsabilità non sono soltanto di Tavecchio – ha aggiunto tirando in ballo la responsabilità del Coni – ci sono ruoli importanti anche di altri organi istituzionali. Ho sentito ieri Malagò rappresentare che tipo di ruolo importante abbia avuto nella individuazione e condivisione del ct Ventura, una cosa che onestamente non è mai avvenuta sotto la mia presidenza“. Poi la conclusione: “Io davo comunicazione della scelta del ct, ma non c’era una sorta di gestione a più mani. Non vorrei che alla fine il responsabile di tutto fosse Lippi, la persona che ci ha fatto vincere il Mondiale nel 2006“.