Conference League

Tottenham-Vitesse 3-2, Conte: “Dobbiamo lavorare. Il presidente è un visionario”

Antonio Conte
Antonio Conte - Foto Sky

Vittoria all’esordio per Antonio Conte da tecnico del Tottenham in Conference League. Gli Spurs hanno battuto 3-2 il Vitesse. Ecco le parole dell’ex tecnico dell’Inter: “Era una partita che dovevamo vincere, mancano due partite e vogliamo vincerle entrambe per finire in testa al girone la gara di oggi penso che abbia dimostrato le nostre difficoltà, eravamo 3-0 e stavamo creando altre occasioni da gol, è bastato poco per buttarci giù di fiducia. Quando siamo rimasti in dieci poteva succedere di tutto, ho sistemato un po’ la situazione con i cambi e siamo stati bravi a portare la vittoria a casa. C’è l’aspetto positivo di aver vinto nella sofferenza, penso che questa squadra ne abbia bisogno. Dobbiamo capire che si vince anche soffrendo. Al tempo stesso, so che c’è tanto da lavorare. È una squadra che ha degli spazi di crescita importanti, dobbiamo lavorare tanto a livello fisico e tattico. Il problema è che il tempo non c’è: fra due giorni dobbiamo rigiocare e poi c’è la sosta delle nazionali. Questo è un bellissimo ambiente, sono stato accolto benissimo dai tifosi e li ringrazio, giocare in quest’atmosfera è fantastico. L’unico modo che conosco per ripagare questo affetto è lavorare”.

“Cosa mi ha colpito di più? Il club ha delle infrastrutture incredibili, lo stadio è di proprietà e penso che sia fantastico. Il campo di allenamento è difficile da raccontare se non lo si vede, è veramente top. Penso che il club abbia lavorato veramente bene, a livello calcistico dobbiamo cercare di trovare equilibrio e raggiungere quello che c’è a livello di infrastrutture. Sono venuto qui perché so che posso lavorare come voglio. Sono contento perché c’è la possibilità di lavorare, serve tempo e io devo essere il primo ad avere pazienza, perché ho ricominciato da capo. Ho lasciato una squadra, ora si riparte dall’ABC”.

“Perché sono venuto qui? La volontà del presidente, l’insistenza che lui ha avuto nel farmi capire dove andavo, cosa avrei trovato. Ripeto: penso che il presidente sia un visionario e abbia fatto qualcosa di incredibile, è inevitabile che a livello calcistico devi sistemare le cose. Penso che mi abbia voluto qui per cercare di far crescere la squadra, il Tottenham a livello calcistico, equiparare il club che è top”.

 

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