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Josè Mourinho tiene alla Conference League e lo sta facendo capire in tutti i modi. Non tanto per il sogno della vittoria, che gli permetterebbe di diventare il primo allenatore della storia a vincere i principali tre trofei europei ancora in attività. No, c’è voglia di iniziare bene, l’assenza di turn over in queste prime cinque sfide (e cinque vittorie) lo ha fatto capire e anche la rotazione moderata che presenterà contro il Cska Sofia, in avvio di torneo è un’altra prova. L’obiettivo è vincere un girone abbordabile, che metterà i giallorossi di fronte anche a Zorya Luhansk e Bodo Glimt. Si parte dalle 21:00 di domani, di fronte ad un Olimpico che sfiorerà il sold out: “Ci fa piacere sentire il supporto dei tifosi, è importante per i nuovi arrivati. Ma cinque vittorie non sono cinquanta – ha esordito il tecnico in conferenza stampa, riferendosi alla presenza di circa 200 tifosi alla cena di squadra di ieri – Non ci sono ragioni per essere fuori di testa o super ottimisti, serve equilibrio. Ma è bello avere lo stadio al massimo della capienza possibile e può spingere le autorità a capire che c’è voglia di normalità da parte della gente”.
Ma come detto, il turn over sì ma senza esagerare. Ok Calafiori ed El Shaarawy che faranno rifiatare Vina e Mkhitaryan che tra campionato e pausa nazionali non si sono mai fermati. Ma per il resto un punto interrogativo. Al centro della difesa “cambierò solo uno” e il favorito è Smalling, con buona pace di Kumbulla che dopo un buon finale di stagione con Fonseca deve ancora esordire in stagione. A centrocampo Villar e Diawara scalpitano ma anche in questo caso solo uno tra Cristante e Veretout potrebbe riposare. Ballottaggio anche tra Zaniolo e Carles Perez ma lo spagnolo dovrebbe avere la chance dal 1′. Dubbio in attacco: Shomurodov titolare, ma Borja Mayoral anche potrebbe partire dal 1′, in un cambio di modulo che potrebbe dare un turno di riposo a Pellegrini. Obiettivo: la sesta vittoria consecutiva, importante per il morale e per partire col piede giusto in una competizione che non va sottovalutata. Ma la sensazione è che Mourinho non si fidi ancora pienamente delle seconde linee, a differenza di Fonseca che effettuò una rotazione quasi completa nella fase a gironi di Europa League dello scorso anno. Ci sarà tempo, anche per questo.
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