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La Roma è a due facce anche a Leicester, come già visto più volte in Europa, ma non arriva la debacle in trasferta. Il pareggio di Leicester è giusto e meritato, arriva dopo un gran bel primo tempo e una ripresa deludente, e vuol dire principalmente una cosa, che al ritorno sarà tutto apertissimo, ma a spostare gli equilibri potrebbe essere l’Olimpico strapieno che proverà a spingere i giallorossi a caccia di un sogno: la finale di Conference League non sarà chissà che cosa, ma rimettere un titolo in bacheca sarebbe il miglior modo per ricostruire un progetto vincente nel nome di Jose Mourinho.
E’ un po’ la solita storia vista ultimamente in Europa: il primo tempo estremamente convincente, di personalità e aggressività , col vantaggio firmato da capitan Pellegrini con il solito inserimento dei suoi e la capacità di gestire senza troppi affanni le folate degli inglesi, spinti da un pubblico davvero accanito. L’approccio nella ripresa, però, non è dei migliori: la squadra di Mourinho si abbassa sempre di più, Abraham non riesce a tenere palloni davanti e Zaniolo è nervoso, viene ammonito e rischia pure il rosso. Manca la giusta connection tra i giocatori più offensivi e tante potenziali ripartenze si perdono nel vuoto. E’ così che il pareggio diventa quasi scritto nella pietra e inevitabile. Un po’ troppo sotto pressione i giallorossi, commettono un errore sul lato destro della difesa e lasciano sfondare Barnes, che mette violento in mezzo e trova la deviazione di Lookman, abile ad anticipare Mancini che forse la tocca pure. I cambi dello Special One non incidono, anche se va detto che Veretout e soprattutto Oliveira entrano bene, ma la squadra appare troppo sfilacciata e lascia il pallino del gioco a un Leicester sempre più dominante a livello fisico, complice anche il rientro in panchina di Vardy fuori forma ampiamente. La stanchezza da parte di tutte e due le squadre vince nel finale e le due squadre sembrano un po’ accontentersi di questo pareggio che non fa altro che rimandare ogni discorso a fra una settimana, quando all’Olimpico per entrambe ci si giocherà probabilmente un’intera stagione.
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