
Luca Ranieri - Foto Silvano Galassi / IPA Sport / IPA
Serata decisamente storta per la Fiorentina all’Olympic Stadium di Atene, dove il Panathinaikos vince 3-2 nell’andata degli ottavi di finale di Conference League. Partita nata male, poi ripresa, ma di nuovo persa nel corso del secondo tempo dalla squadra di Palladino, tra molti svarioni difensivi e una proposta offensiva che si è vista solo a tratti contro una formazione che ha dimostrato di poter essere messa in difficoltà. E invece tra sette giorni a Firenze servirà la spinta del caldo pubblico di casa per ribaltare il risultato odierno.
Partenza da incubo
Partita in salita per la Fiorentina, perché tempo cinque minuti e il popolo biancoverde può già festeggiare. Swiderski si inventa uno splendido mancino che finisce nel sette al termine di un’azione in cui la formazione viola sbaglia i tempi di aggressione e permette al Pana di cucire la trama che porta la gol del vantaggio. Al 19′ le cose si fanno ancora più in salita, dato che Terracciano si lascia sfuggire una conclusione tutt’altro che insidiosa di Djuricic, con Maksimovic che è più lesto della retroguardia viola e ribadisce in rete per il 2-0.

Gosens assistman, Beltran e Fagioli la riprendono
Ma ad Atene pare essere una di quella serate in cui può succedere di tutto. La reazione della squadra di Palladino c’è: passa circa un minuto e Gosens pennella in area per Beltran che di testa accorcia le distanze. Altri tre giri d’orologio e improvvisamente il tabellino segna 2-2: i viola gestiscono bene in palleggio, trovano ancora Gosens sulla sinistra e il tedesco appoggia il pallone all’indietro per il tiro secco di Fagioli che segna il suo primo gol con la nuova maglia. Fiorentina sempre pericolosa sulla fasce, anche a destra poco dopo, quando Dodò mette una bella palla per Kean, che però a differenza del compagno di reparto non colpisce bene, sfiorando soltanto la rete del vantaggio. Il gol prima dell’intervallo lo trova Moreno in ribattuta dopo il palo di Comuzzo, ma un fuorigioco vanifica tutto: è 2-2 a metà partita.
Tetè decisivo, bisognerà rimontare al Franchi
Tutto da rifare, perché l’inizio della ripresa è di marca greca e nei primi dieci minuti di gioco il Pana si riporta avanti con Teté, il quale sfrutta una fase difensiva dei viola ancora non esente da disattenzioni. Entrano Cataldi, Parisi e Gudmundsson, ma la musica non cambia perché di vere e proprie occasioni per ritrovare la parità non se ne vedono. Anzi, è la squadra di casa con un Djuricic in serata di grazia a sfiorare la quarta rete, evitata soltanto con l’aiuto del palo. I greci, anche con un pizzico di furbizia tra perdite di tempo varie, riescono a mantenere il vantaggio e si presenteranno al Franchi la prossima settimana con un margine d’errore.
Fiorentina’s German defender Robin Gosens celebrates after scoring a goal during the Serie A football match Fiorentina vs Monza at Artemio Franchi Stadium on September 31, 2024, in Florence.
LE PAGELLE
I MIGLIORI
Robin Gosens 6.5 – Dopo un ottimo avvio di stagione ha vissuto – un po’ come il resto della squadra – un periodo di flessione, ma nelle ultime settimane è tornato quello che conoscevamo. Esterno sinistro nella difesa a 4 o quinto in un centrocampo a 5, l’ex Atalanta e Inter resta garanzia di qualità su quella corsia a livello offensivo. Meno bene quando deve difendere, ma i compagni fanno peggio.
Nicolò Fagioli 6.5 – Come altri suoi compagni ha qualche colpa in occasione del primo gol del Pana, ma se lo mette subito alle spalle, cresce e trova la prima rete in viola.
Lucas Beltran 7 – Preferito a Zaniolo nonostante l’italiano dovrà scontare un turno di qualifica, oggi si fa preferire e non di poco a Kean.
I PEGGIORI
Pietro Terracciano 4.5 – Che dire, la differenza con De Gea c’è e si vede. Continua nella sua difficile stagione in cui – quando chiamato in causa – non riesce a fornire garanzie. Ed entrano nelle fasi cruciali di questa competizione, Palladino sarà chiamato a riflettere anche su questo nelle prossime settimane.
Luca Ranieri 5 – Meglio in attacco che in difesa, e per un difensore non è un gran complimento. Pericoloso in un paio di occasioni su calcio piazzato, mentre la linea difensiva viola soffre un po’ tutta la serata.
Amir Richardson 5 – Arrivato con buone credenziali, nelle prime settimane di stagione sembrava a tutti gli effetti un acquisto azzeccato. La luna di miele, però, è durata poco. Un’annata in cui ha trovato pochissimo spazio e anche questa sera una partita in cui si è ritrovato in grande difficoltà.
Albert Gudmundsson 5.5 – Entra per cambiare il corso di un secondo tempo brutto dei suoi, ma non lo si vede quasi mai. Film già visto dai tifosi della viola.
TUTTI I VOTI
Terracciano 4.5; Moreno 5.5, Comuzzo 5, Ranieri 5, Gosens 6.5; Richardson 5 (14′ st Cataldi 6), Mandragora 5.5, Fagioli 6.5 (31′ st Parisi 6); Dodo 5.5, Kean 5, Beltran 7 (31′ st Gudmundsson 5.5). In panchina: Martinelli, De Gea, Pongracic, Harder, Baroncelli, Zaniolo, Caprini. Allenatore: Palladino 5.5.