Conference League

Mourinho fa il frontman della Roma. E attacca il campo del Vitesse: “Mai visto niente di simile”

José Mourinho
José Mourinho - Foto Antonio Fraioli

“Mister, ci è mancato”, “Voi no”. Con un botta e risposta con un giornalista, Josè Mourinho, dopo due settimane di assenza, si riaffaccia in una sala stampa da frontman di una rockband. Di heavy metal, anzi. Quella che secondo il tecnico avrebbe suonato sul campo di Arnhem, che stasera ospiterà Vitesse-Roma, gara di andata degli ottavi di Conference League. Mou attacca il campo (“Mai visto niente di simile in Olanda”), come ha già fatto ad inizio stagione con l’Olimpico, ma stavolta – dice – “non c’è paragone”. Effettivamente le prime foto mostrano un terreno di gioco mal ridotto per una gara europea, Mourinho annuncia di “non voler fare turn over” ma precisa che farà ragionamenti su “calciatori con una storia clinica” particolare. Una categoria che potrebbe coinvolgere Smalling, Pellegrini e Zaniolo. In difesa potrebbe rivedersi Cristante con Mancini e Kumbulla ai suoi lati. Difficile un impiego dal 1’ di Ibanez che ha recuperato di recente dall’infortunio: per il brasiliano il rientro da titolare slitta a Udine, dove Kumbulla non ci sarà per squalifica. Sergio Oliveira torna dal 1’ a centrocampo con Mkhitaryan (anche lui assente alla Saciaa Arena) e uno tra Veretout e Bove, che spera in una chance dopo quel punto che porta la sua firma col Verona. Sulla fascia sinistra ampio ballottaggio con Vina, Maitland-Niles, El Shaarawy e Zalewski tutti a caccia di una maglia. Sul fronte d’attacco Shomurodov potrebbe affiancare Abraham, che vuole consolidare lo status di capocannoniere del torneo.

Gli ultimi due precedenti della Roma in terra olandese sono favorevoli (Feyenoord e Ajax) e in entrambe le occasioni la squadra giallorossa ha passato il turno. Ora c’è un Vitesse che ha fatto sudare Tottenham e Rennes e che degli Spurs ha preso il posto dopo il ko a tavolino degli uomini di Conte. Openda è il giocatore più pericoloso, Bazoer quello più esperto. “Non avremmo mai pensato di superare la fase a gironi, ora invece ci troviamo qui e affrontiamo la Roma, una squadra che per le proprie qualità potrebbe giocare in Champions League. Vogliamo giocarci le nostre chance“, dice il tecnico Letsch. L’ultima partita del Vitesse in campionato è stata abbandonata dopo l’invasione di un tifoso. L’ambiente sarà caldo, circa mille i tifosi giallorossi al seguito di una Roma che non ha nessuna intenzione di lasciare la finale di Tirana ad altri.

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