[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”1132026″]
“Per noi domani sarà la 13esima partita in Conference League. Siamo in un momento chiave contro un avversario da Europa League: non è la loro competizione, ma la nostra competizione. Abbiamo sofferto e viaggiato tanto, abbiamo pagato con tanti punti in campionato il fatto di giocare giovedì e domenica: meritiamo di andare in finale. Abbiamo due possibilità di giocare in Europa League l’anno prossimo: o vincendo questa competizione, o arrivando quinti o sesti in campionato”. Queste le parole di José Mourinho nella conferenza stampa alla vigilia di Leicester-Roma, semifinale di andata della Conference League. Una partita di livello contro un avversario forte, e la consapevolezza di un ritorno che vedrà un Olimpico infuocato; ma il tecnico portoghese sottolinea: “L’obiettivo è vincere; se perdiamo come con il Bodo, vedremo cosa fare nella seconda partita. Magari sarà il Leicester che ci porterà a dover fare una bella partita al ritorno, ma non vogliamo accontentarci di arrivare all’Olimpico con un risultato positivo”.
[the_ad id=”668943″]
Una battuta su Claudio Ranieri, romanista ma anche protagonista della splendida pagina di storia scritta proprio con il Leicester, quando ha vinto la Premier League: “Non ci siamo sentiti. Altri allenatori hanno vinto tanti titoli in Premier League, ma il suo è quello più speciale di tutti, per questo è un mito qui. Ho giocato quel campionato e lo ricordo come un momento storico della Premier. Inoltre per lui, essendo della Roma, questa sarà una partita speciale”. E su Brendan Rodgers, con il quale ha collaborato ai tempi del Chelsea: “Al Chelsea ci siamo divertiti tanto, siamo amici anche se il calcio ci ha portato a prendere strade diverse. Voglio il meglio per lui, è un grande allenatore e ha fatto un percorso molto bello; ha un grande futuro davanti”.
Infine, un commento sull’anniversario della prossima settimana, ad un anno dall’annuncio della sua avventura romanista: “Avrei firmato lo stesso, vedendo dove sono. Ho sempre detto che la Conference è la mia competizione. Ad agosto eravamo in Turchia a giocare i playoff, oggi siamo qui alla 13esima partita. La sento come mia, ora che siamo qui e pagando con i punti in Serie A. Perché oggi la Fiorentina ha perso? Perché per la prima volta ha giocato quattro partite in sette giorni“.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”676180″]