Conference League

Le coppe non parlano Italiano: la Fiorentina perde la seconda finale e fa male, il Bel Paese pure

Vincenzo Italiano
Vincenzo Italiano, Fiorentina - Foto LiveMedia/Tiziano Ballabio

Seconda amarezza per Italiano in pochi giorni, seconda amarezza per le italiane in pochi giorni. Le coppe non sorridono alla Fiorentina, che dopo aver perso la finale di Coppa Italia cede in modo decisamente più amaro per come è andata in Conference League, uscendo comunque a testa alta e tra gli applausi, allo stesso modo dicono no al Bel Paese, le cui speranze dopo stasera e dopo il ko della Roma in Europa League sono affidate sulle spalle dell’Inter, in grande spolvero, sì, ma che dovrà sfidare gli alieni del Manchester City, provando a non fare filotto di finali perse per l’Italia in quest’annata in cui abbiamo monopolizzato il calcio europeo.

A Praga la Fiorentina viene beffata al 90′, e non è un modo di dire: era proprio quello il minuto spaccato in cui, come spesso abbiamo visto, i viola non sono scesi a compromessi nemmeno a pochi passi dai supplementari di una finale, tenendo la difesa altissima e venendo bucata da Bowen. Un peccato mortale, ma è inutile piangere sul latte versato, c’è orgoglio per quanto fatto e dimostrato nei novanta minuti precedenti, in cui si era reagito alle difficoltà: il rigore col Var segnato da Benrahma e subito ecco il pareggio di Bonaventura, una partita, quella dell’Eden Arena, dominata in lungo e in largo, con possesso palla, trame di gioco, cross, conclusioni.

Gli inglesi poco e nulla, si fanno sentire di più i tifosi che dimostrano come non solo in Italia ci sia un problema di questo tipo, ma soprattutto fuori: ripetuto lancio di bicchieri e altri oggetti da parte dei londinesi, tra questi una sigaretta elettronica che apre la testa di Biraghi, sanguinante e medicato. Un altro episodio amaro di una serata che purtroppo si chiude con le lacrime. La stagione, però, non è del tutto terminata. Già, perché i toscani possono ancora sperare di andare in Europa, per la precisione di nuovo in Conference League, se la Juventus sarà esclusa dall’Uefa. Nei prossimi giorni ne sapremo di più, per il momento in casa viola restano sentimenti contrastanti, a metà tra consapevolezza e rimpianti.

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