Una macchia da cancellare, una semifinale da conquistare e un obiettivo di mercato da osservare da vicino. Torna la Conference League. Torna la Roma in formato europeo e lo fa per l’andata dei quarti di finale all’Aspmyra, a Bodo, dove il percorso di Josè Mourinho in giallorosso ha subito il primo, grande passo falso. Un clamoroso 6-1, cioè la prima gara con sei reti subite nella carriera di Mourinho, che ha tolto certezze e soprattutto rimescolato gerarchie che in certi casi non sono più cambiate. Diawara, Villar, Borja Mayoral, Reynolds, Darboe di fatto non hanno più giocato. “I loro titolari sono molto più forti delle nostre riserve”, disse Mourinho in un tesissimo post gara. L’unico ad aver reagito è stato Kumbulla, che contenderà ad Ibanez una maglia da titolare. L’altro ballottaggio che potrebbe cambiare l’11 visto al derby con la Samp è quello tra Zalewski e Vina. Per il resto in campo andranno i migliori per inseguire la sesta semifinale europea della storia giallorossa, la terza degli ultimi cinque anni. La Roma è andata in gol in tutte le 19 trasferte europee dal 3-0 subito contro il Real Madrid nella Champions League 2018-19. Quel giorno al Bernabeu debuttò con la maglia giallorossa un semi sconosciuto Nicolò Zaniolo, che in Norvegia non sarà disponibile per un fastidio al flessore.
Anche il Bodo cambierà volto. Erik Botheim che, ha segnato tre gol alla Roma nella fase a gironi, ha lasciato il club per i russi del Krasnodar, mentre Patrick Berg – anche lui in gol all’andata – è passato al Lens. Ci sarà però Ola Solbakken, che alla Roma ha segnato tre gol ed è quello che più di tutti ha impressionato Mourinho, tanto che il portoghese avrebbe detto sì ad intavolare una trattativa per il suo acquisto. Il suo contratto scade nel dicembre 2022 e per acquistarlo non serve una cifra spropositata. Dopo il doppio confronto, la Roma ragionerà sull’operazione. Prima però c’è il campo. La Roma domenica pomeriggio ha vinto di misura in casa della Sampdoria, mentre il Bodo ha debuttato in campionato con un 2-2 in casa del Rosenborg. Rispetto ad ottobre, c’è una squadra che non è nel vivo della stagione, ma che l’ha appena iniziata. La motivazione però è la stessa, a partire dal capitano Saltnes che ha saltato i precedenti incontri per infortunio: “Finalmente ho la possibilità di giocare – ha detto -. Non saranno contenti di venire all’Aspmyra. Forse qualcuno di noi preferiva un’altra squadra, ma non dobbiamo essere dispiaciuti“. Dello stesso avviso Amahl Pellegrino: “Forse la prenderanno un po’ più sul serio, ma siamo ancora una squadra difficile da battere”. “Parlano un po’ troppo“, dice Mourinho alla vigilia senza accennare minimamente ad un sorriso. Lui è già carico, deve esserlo anche la sua squadra.