“Chiudere un cerchio”. Vincenzo Italiano lo sa bene. La sfida di ritorno del playoff di Conference League contro il Twente (stasera, ore 19:00) è l’ultimo capitolo della scorsa stagione e non il primo di quella in corso. La Fiorentina si gioca il ritorno in Europa dopo il 2-1 dell’andata al Franchi che ha lasciato tutto aperto. Al De Grolsch Veste (Enschede) sono attesi circa 500 tifosi viola, con la delegazione dirigenziale in gran completo: Pradè, Barone, Burdisso mentre Rocco Commisso seguirà la partita da Firenze. Aspettando l’ufficialità dell’acquisto a centrocampo di Antonin Barak dal Verona, Vincenzo Italiano ritrova un tassello prezioso in difesa. Igor, infatti, in rifinitura si è allenato con il resto dei suoi compagni dimostrando di aver recuperato dall’affaticamento muscolare che lo ha condizionato da metà agosto scorso. Igor comporrà con Milenkovic la coppia di centrali in una linea a quattro davanti a Terracciano che sarà completata da Venuti a destra e Biraghi a sinistra. A centrocampo pronto il ritorno di Amrabat in regia con Bonaventura e Duncan ai lati, mentre è in attacco il dubbio principale del tecnico gigliato Vincenzo Italiano. Jovic e Cabral si giocano una maglia come punta centrale, con l’ex giocatore del Basilea in vantaggio, mentre Riccardo Sottil e Nico Gonzalez saranno gli esterni.
PROGRAMMA E TELECRONISTI DELLA PARTITA
Sottil è l’uomo più in forma del momento e Italiano non ha nessuna intenzione di rinunciare all’ex Cagliari. “Saremo lucidi”, ha detto Ron Jans, tecnico del Twente, in conferenza stampa, in riferimento al gol preso in avvio al Franchi. ”Dopo questa partita può esserci il paradiso o l’inferno, dipende tutto da noi”, spiega Italiano che vuole lottare su tre fronti in una stagione ricca di impegni. L’allenatore è pronto a fare ricorso alle armi in panchina. Di sicuro, servirà esperienza. La formazione olandese, che ha potuto riposare domenica scorsa, potrà contare sulla spinta di oltre 28.000 tifosi. Lo sa bene Pietro Terracciano, portiere designato in Europa: “Troveremo un ambiente caldo che cercherà di trascinare la squadra avversaria, starà a noi farci trovare pronti ed essere lucidi nei momenti di difficoltà – ha aggiunto – Dobbiamo stare dentro la partita per tutti i 90 minuti. Non ci possiamo permettere cali di tensione in nessun momento”. Prove di Europa, per chiudere un cerchio e aprirne un altro con un sogno che porta a Praga.