La Fiorentina si salva ai calci di rigore, dopo essere rimasta in nove uomini, nel match di ritorno dello spareggio di Conference League contro la Puskas Akademia. Dopo il 3-3 dell’andata, alla Pancho Arena finisce 1-1 nei tempi regolamentari. La squadra di Raffaele Palladino stacca il pass per la fase campionato della terza competizione europea, ma lo fa rischiando grosso al termine di una partita sotto la sufficienza. Segnali buoni ce ne sono stati: De Gea si è reso protagonista di due parate decisive nei novanta minuti e ha neutralizzato un rigore nella serie dal dischetto. Bene anche Moise Kean, autore del gol del momentaneo 1-0, mentre Richardson è uno dei pochi a raggiungere la sufficienza. Male la difesa: da Ranieri, espulso per doppio giallo con tanto di rigore al 94′, a Pongracic, apparso ancora in confusione nella retroguardia a tre. Alla fine però quel che conta è la qualificazione. Domani la Fiorentina sarà tra le protagoniste del sorteggio.
Alla vigilia del match Raffaele Palladino aveva chiesto una versione “feroce” della sua Fiorentina. La squadra vista nel primo tempo della Pancho Arena però appare molle e fragile come quella che ha subìto due gol nei primi dodici minuti di gioco contro gli ungheresi al Franchi. La transizione dalla difesa a quattro a quella a tre è ancora in lavorazione, ma tra i problemi dei primi 45′ dei viola ci sono le tante sbavature tecniche dei singoli. Dopo otto minuti Pongracic condiziona la sua gara con un’ammonizione per un fallo su Levi al limite dell’area. L’occasione più grande ce l’ha la Puskas Akademia al 40′. Un’imbucata in area degli ungheresi sorprende Amrabat. L’azione prosegue con un cross arretrato: Pongracic non interviene, Puljic calcia a botta sicura, ma De Gea con un miracolo d’istinto salva il risultato. L’unico squillo dei viola è di Kean, che salta un uomo, si presenta in area e serve un cross basso senza destinatari in area. All’intervallo Palladino non fa cambi. E l’atteggiamento delle due squadre ad inizio ripresa non cambia. Al 49′ c’è il palo esterno di Golla colpito con un colpo di testa. Al 51′ è provvidenziale ancora De Gea: il portiere spagnolo devia sulla traversa una conclusione da distanza ravvicinata di Puljic. Serve il guizzo di un singolo per svegliare la Fiorentina. E il guizzo porta la firma del calciatore fin qui più brillante della neonata era Palladino.
Al 60′ Kean fa a sportellate con Golla e vince il duello fisico che gli spalanca una prateria. L’attaccante si presenta alle porte dell’area e con una rasoiata col destro piega le mani di Pecsi. La partita sembra indirizzata sul binario più confortevole per la Fiorentina. Ma nel finale la squadra di Palladino si fa male da sola: Colley sfrutta una sponda di testa di un compagno e prende posizione su Ranieri, che strattona l’avversario quel che basta per convincere l’arbitro portoghese Nobre a concedere il rigore e ad estrarre il doppio giallo all’indirizzo del difensore. Dagli undici metri si presenta Nagy, che non sbaglia. Piove sul bagnato in casa Fiorentina, che nel primo tempo supplementare rimane in nove uomini a causa del doppio giallo rimediato da Comuzzo. La squadra di Palladino si affida alle parate di De Gea, che nega il 2-1 su una punizione di Nagy. Al 105′ ci prova Biraghi su punizione, ma la palla vola alto. Ai rigori però è suo il penalty decisivo. La Fiorentina è infallibile e il capitano al quinto rigore non sbaglia, dopo l’errore di Szolnoki. L’Italia avrà una rappresentante in Conference.