Il Puskas è una squadra temibile, è avanti a livello di preparazione. Fanno tanti gol e ne prendono pochi, giocano 4-2-3-1 o 4-3-3, fanno molte ripartenze e si difendono bassi. Le inside ci sono, è difficile affrontarli ma noi vogliamo superare il turno. Quella di domani sarà una partita da giocare anche con la testa, dobbiamo gestire le due partite e passare il turno”. Lo ha detto l’allenatore della Fiorentina, Raffaele Palladino, in conferenza stampa alla vigilia dell’andata dei playoff di Conference League contro il Puskas Academy: “Emozione? Ovvio che c’è, anche adrenalina, ma ovviamente già figlia degli allenamenti della settimana. Da domani dobbiamo essere concentrati per una partita molto importante per noi, siamo molto carichi e motivati. Abbiamo lavorato bene, siamo pronti e cercheremo di fare una grande prestazione. Siamo pronti. Per noi la Conference è importantissima, sia per me che per i ragazzi che per la società . Ci teniamo a fare bene, a passare il turno e l’affronteremo nel miglior modo possibile. Vogliamo portare entusiasmo a Firenze, i ragazzi hanno fatto un grande percorso, hanno raggiunto le finali che si sa si possono vincere o perdere”.
E ancora: “Fare più partite non ti fa avere la settimana tipo, ma è un orgoglio per noi giocare tante partite, ci teniamo a passare. In questo periodo avere una rosa non al completo va gestito con 5 partite in 15 giorni. Si gioca ogni tre giorni, è mio compito gestire questa cosa, ma vedo che i ragazzi stanno dando davvero tutto. Io mi affido anche a loro”. C’è anche una critica alle regole sul mercato: Inconcepibile ci sia un mercato aperto quando si gioca, può destabilizzare ma non destabilizza nulla”:
Sui singoli, a cominciare da Nico Gonzalez: “Grande rapporto con Nico Gonzalez, è sincero e ci siamo detti quello che ci dovevamo dire. C’è una cosa personale tra Nico e la società , si stanno parlando per la soluzione migliore. Ho un gruppo di grandi professionisti che non è distratto da niente e da nessuno e che pensa a domani”. Poi, il discorso verte su Beltran: “Beltran è arrivato dopo e l’ho visto meno, ma mi è piaciuto subito come è entrato nella parte. Sto lavorando tanto con lui, può fare la prima punta o anche il trequartista di sinistra, è bravo a mettersi col corpo. All’occorrenza può farlo. Ha grande intelligenza, per me i giocatori devono essere predisposti ad apprendere e lui è uno di questi”. Su De Gea: “De Gea arrivato dopo, gli serviva adattamento, era fermo da tempo. Ha portato grande professionalità e si è allenato extra, ci tiene a rientrare il prima possibile. L’ho visto bene, può anche darsi che domani parta dall’inizio”. Infine, Amrabat che sembra vicino al nuovo addio: “Ho parlato con Amrabat, c’è un grande rapporto di stima e dialogo. Sappiamo che il mercato può destabilizzare ma lui è concentrato sulla Fiorentina ed è a disposizione per domani”.