Pareggio positivo per la Fiorentina, che chiude la prima fase della Conference League 2024/2025 con un prezioso 1-1 in casa del Vitoria Guimaraes. Dopo la sconfitta di Bologna, i viola di Raffaele Palladino evitano di incappare in un’altra sconfitta e conquistano il pass per gli ottavi di finale evitando così la forca caudina dei playoff. Forse non la miglior prestazione stagionale per i gigliati, che comunque riescono a portare a casa un risultato positivo su un campo tutt’altro che banale come quello di questa trasferta portoghese.
CONFERENCE LEAGUE: L’ELENCO DELLE SQUADRE QUALIFICATE
LA CRONACA DEL MATCH
Dopo i primi minuti di studio, la Fiorentina spreca una ghiotta occasione all’ottavo minuto di gioco quando Ikoné preferisce tirare verso la porta invece di servire i compagni in area. Si gioca su ritmi elevati e in un ambiente molto caldo, i padroni di casa rispondono al 19′ con la conclusione dal limite di Nuno Santos, che si spegne appena a lato del palo di destra difeso da Terracciano. Quest’ultimo sbaglia l’intervento al 26′, con una respinta difettosa che regala la palla a Gustavo Silva che però spara altissimo da due passi divorandosi il gol dell’1-0. Le difficoltà difensive della Fiorentina però sono il preludio al gol del Vitoria, che arriva al 33′ proprio con Gustavo Da Silva Cunha: palla persa in mezzo al campo, ripartenza rapida dei portoghesi e palla in mezzo verso il brasiliano classe ’99 che stavolta da due passi non può sbagliare. La reazione della Viola è poca cosa e gli uomini di Palladino rischiano grosso nel finale di primo tempo, con Martinez Quarta che regala la palla a Da Silva: quest’ultimo simula un intervento di Terracciano che non c’è, prendendosi un giusto giallo per simulazione. Ci riprova anche Nuno Santos, che ancora una volta manca di poco il bersaglio grosso.
Dopo l’intervallo Palladino, evidentemente non soddisfatto della prestazione dei suoi, inserisce immediatamente Adli e Ranieri dalla panchina. L’inizio del secondo tempo è comunque a forti tinte portoghesi, con un Vitoria che appare in controllo della partita e sempre pronto a rendersi pericoloso. Dalla panchina entrano anche Kean e Colpani, per cercare di dare un maggior peso specifico alla manovra offensiva in fase di possesso. Proprio Kean è protagonista della miglior occasione da gol di tutta la partita per la Fiorentina: l’ex Juve al 65′ viene murato in uscita da Varela, dopo l’ottimo assist di Beltràn. Con il passare dei minuti aumentano anche gli spazi per le ripartenze dei padroni di casa, che però non riescono a trovare lo spazio giusto per piazzare il colpo del ko. Merito anche di Terracciano, che risponde presente su un bel tiro da fuori di Gustavo Silva. Poco dopo ci prova anche Kaio Cesar, ma il suo mancino sfiora il palo e si perde sul fondo. Improvvisamente al 78′ la Fiorentina sfiora l’1-1, con Beltràn che viene murato nei pressi della linea di porta da un grande intervento di Rivas. Alla fine gli sforzi della squadra viola vengono premiati al minuto 87, quando Mandragora su assist di Dodò mette in rete il pallone dell’1-1 che garantisce un posto tra le migliori 8 della prima fase.
VITORIA GUIMARAES-FIORENTINA, PAGELLE E TABELLINO
IL MIGLIORE – Gustavo Da Silva Cunha, voto 7: una costante spina nel fianco della traballante difesa viola. Bravo a farsi trovare pronto in occasione del gol, rappresentando poi sempre un pericolo incombente. Decisivo.
IL PEGGIORE – Ikoné, voto 4.5: primo tempo a dir poco opaco, non a caso Palladino lo lascia negli spogliatoi all’intervallo. Confuso, spreciso e mai incisivo, è il simbolo delle difficoltà della Fiorentina in questa trasferta portoghese.
Il tabellino
Vitoria Guimaraes: Varela 6, Alberto 6, Fernandes 6, Oscar Rivas 6.5, Joao Mendes 6.5, Tiago Silva 6 (79′ Handel sv), Manuel Silva 6.5, Joao Saraiva 6.5 (67′ Samu 6), Kaio Cesar 6.5 (92′ Bica sv), Da Silva Cunha 7, N.Santos 6.5 (79′ Arcanjo sv). All. Rui Borges 6.5
Fiorentina: Terracciano 6, Dodò 6.5, Comuzzo 5 (46′ Ranieri 6), Quarta 5, Parisi 5.5 (74′ Gosens 6), Richardson 4.5 (46′ Adli 6), Mandragora 6.5, Ikoné 4.5 (57′ Colpani 6), Gudmundsson 5 (57′ Kean 6.5), Beltràn 5, Kouamé 6. All. Palladino 6
Arbitro: Xhaja (ALB) 6.5
Marcatori: 33′ Da Silva Cunha, 87′ Mandragora
Ammoniti: Da Silva Cunha, Tiago Silva, Manuel Silva, Kouamé, Varela
Recupero: 1′ pt, 4′ st
ADESSO GLI OTTAVI, L’AVVERSARIA USCIRA’ DAI PLAYOFF
Quasi tre mesi senza Europa adesso per la Fiorentina, che si è presa il pass diretto per gli ottavi di finale di Conference League in programma il 6 e il 13 marzo. Per conoscere l’avversario dei Viola sarà però necessario attendere i playoff, che si disputeranno il 20 e il 27 febbraio e vedranno sfidarsi le squadre che hanno concluso la prima fase dal 9° al 24° posto. Nel frattempo però serve concentrarsi sul campionato, visto che in poco più di dieci giorni i gigliati dovranno affrontare Udinese, Juventus e Napoli. Un trittico che potrà dire molto sulle ambizioni di questa Fiorentina.
PALLADINO: “OBIETTIVO CENTRATO, IMPORTANTE SALTARE UN TURNO A FEBBRAIO”
Nel post-partita sono arrivate anche le parole di Raffaele Palladino, intervistato da Sky Sport: “Sono contento, devo ringraziare la squadra perchè abbiamo raggiunto l’obiettivo. Era importante non fare un altro turno a febbraio, giochiamo meno e ci alleniamo un po’ di più – spiega il tecnico viola – Approccio nel primo tempo? Non ho niente da rimproverare alla squadra, abbiamo affrontato una squadra che in casa è temibile. L’ambiente era molto caldo, sono stati bravi loro a sporcarci le giocate.”
“Hanno dato una mano quando c’era bisogno. Abbiamo avuto tante occasioni ma abbiamo anche concesso qualcosa, è una partita bella che ci fa crescere. Vale anche per i giovani che abbiamo nel gruppo.” Una battuta anche sul ruolo di Beltràn come esterno a sinistra: “Stasera avevo lui, Sottil ha la febbre e non c’erano altre alternative. Lucas è un generoso, a fine partita abbiamo scherzato sul fatto che gli faccio fare tutti i ruoli e ha risposto che è pronto a fare anche il portiere se serve. Questo gruppo mi sta dando tanto.” Una battuta anche su Richardson, sostituito all’intervallo: “Ha ancora molta leggerezza, in queste partite serve qualcosa in più. E’ giovane, sa cosa voglio da lui. Ci vuole anche un po’ di impegno in più, ma questo lui lo sa.”