“Vincere una coppa sarebbe la ciliegina sulla torta per noi e per tutto il popolo fiorentino. Un trofeo manca da tanti anni, abbiamo una gran voglia di riportarlo a Firenze e daremo la vita in campo”. Lo ha detto il centrocampista della Fiorentina, Rolando Mandragora, protagonista oggi del media day organizzato al Viola Park a una settimana dalla sfida con l’Olympiacos. “C’è poco da dire, vorrei solo essere in campo e giocare già oggi – confessa il centrocampista viola – Abbiamo lottato tanto, giocato negli ultimi due anni 120 partite, siamo cresciuti tanto, abbiamo avuto momenti alti e altri bassi, ora abbiamo solo un sogno da realizzare”.
La sconfitta di un anno fa nella finale col West Ham è una ferita aperta, ma da quel momento “abbiamo accumulato esperienza e c’è una grande voglia di rivincita – prosegue Mandragora – Le finali la passata stagione non andarono come volevamo ma adesso abbiamo la possibilità di rifarci. Ci stiamo preparando nel migliore dei modi e non vediamo l’ora di giocarla. Alla gara contro l’Olympiacos già ci penso, sicuramente ad Atene troveremo un ambiente caldo ma anche i nostri tifosi sono caldi e si faranno sentire, siamo molto felici che vengano in tanti perché avremo bisogno di loro come sempre”.
“So quanto sia importante questo trofeo per questa città e per questa maglia, sono pronto a dare il 200% per vincere per tutti noi, per la gente di Firenze e in primis per Joe Barone”, le parole dell’attaccante viola Andrea Belotti, ai microfoni del sito ufficiale gigliato. “Essere arrivati di nuovo in finale, come già era successo ai miei compagni l’anno scorso, non può che essere una motivazione in più perché non è mai facile farlo – ha aggiunto Belotti -. Ora c’è prima da andare a Cagliari a fare una grande partita che ci servirà per preparare bene la finale, poi ad Atene cercheremo di fare tutto quello che ci chiederà il mister. Ci sarà da gestire le emozioni e le tensioni che in una finale si moltiplicano rispetto a una gara normale, però sono fiducioso, andremo lì a fare una grande partita”. Belotti arriverà ad Atene forte dell’esperienza di un Europeo vinto con l’Italia. “Lì fu importantissimo mantenere la calma perché noi giocavamo in Inghilterra contro i padroni di casa. Dopo pochi minuti andammo sotto, sembrava che stesse andando tutto male, ma alla fine siamo riusciti a gestire le tensioni e a capire cosa fare in tutti i momenti della gara, anche questa volta dobbiamo fare così”.
“Ci crediamo tanto, crederci è importante. Crediamo nel nostro gioco e nelle nostre possibilità . Sappiamo di avere di fronte un avversario forte che gioca quasi in casa, sicuramente ci saranno tanti loro tifosi. Dobbiamo fare una grande partita e una grande prestazione, pensare che questa gara può dare una grande gioia a tutti i tifosi, alla città e al club”. Lo ha detto il centrocampista Giacomo Bonaventura in occasione del media day del club in vista della finale di Conference League con l’Olympiakos in programma mercoledì prossimo. “Dobbiamo giocare una partita di campionato prima di andare ad Atene, però non dobbiamo caricarla troppo, le partite quando sono importanti si caricano da sole, bisogna esser lucidi, preparare le partite e pensare a quello che si deve fare per cercare di vincere – ha proseguito – Se arrivi in finale i valori li hai, dobbiamo preparare la partita, studiare l’avversario e cercare di capire la strategia migliore per affrontare la gara. Bisogna andar lì e fare del nostro meglio”.
“Quest’anno arriviamo alla finale con piu’ esperienza rispetto all’anno scorso. Decideranno i dettagli, servirà massima concentrazione e quindi dovremo essere tutti molto attenti. La percezione del pericolo dovrà essere altissima”. Lo ha detto il difensore Nikola Milenkovic a una settimana dalla finale. “Giocare ad Atene non sarà facile ma sappiamo che avremo un gran numero di tifosi al nostro fianco – prosegue – Questa partita è una delle piu’ importanti delle carriere di tutti noi, vogliamo provare sensazioni diverse da quelle dell’anno scorso e dare il massimo per il nostro direttore Joe Barone e la sua famiglia”. “Quest’anno ancora non ho segnato, sono arrabbiato con me stesso perché negli anni avevo a questo punto già fatto qualche gol. A fine stagione trarrò le somme, la cosa piu’ importante è che la squadra faccia bene” ha concluso.