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Il tecnico della Fiorentina, Vincenzo Italiano, è intervenuto in conferenza stampa da Praga alla vigilia della finale di Conference League 2022/2023 contro il West Ham: “Il primo pensiero una volta arrivati allo stadio è stato ricordare l’inizio di questo percorso, che è stato il playoff in Olanda. Dopo 14 lunghe partite difficili siamo arrivati qua a giocarci il trofeo. E’ stato un percorso difficile, ma domani abbiamo questa possibilità e ne siamo molto orgogliosi“.
Italiano ha poi proseguito: “Arrivo alla vigilia cercando di non pensare a nient’altro che la preparazione di questa partita e riflettere su ciò che permetterà alla mia squadra di fare prestazione, di essere presente in campo come sempre fatto in questa competizione. Cerco di allontanare tensione e ansia pre-gara, essendo io il condottiero. Da questo punto di vista devo essere bravo a mettere da parte le emozioni. Abbiamo fatto tre giorni in cui abbiamo pensato esclusivamente a come mettere in difficoltà l’avversario. Il mio percorso mi rende orgoglioso. Sono felice di potermi giocare qualcosa di incredibile con ragazzi straordinari e una società fantastica. Da Arzignano a Praga per rimanere nella storia“. Di seguito tutti gli altri temi trattati.
WEST HAM: “E’ una delle squadre più forti del torneo ed è arrivata fino in fondo. Ha valore, giocatori di alto livello e forti sotto tutti i punti di vista. Ma se siamo arrivati in finale qualche pregio ce l’abbiamo anche noi. Arriviamo carichi, in fiducia, soprattutto per il percorso fatto nelle due coppe e per il girone di ritorno in campionato. Sappiamo di affrontare una squadra di valore, speriamo di metterla in difficoltà“.
RIGORI – “Li abbiamo provati perché non si sa mai. Anche quello può essere l’epilogo di una finale, dove entrambe le squadre cercheranno di sbagliare il meno possibile e non prestare il fianco. Può essere una possibilità, tutta la rosa tranne forse i portieri ha calciato in porta. Tutti dobbiamo essere pronti“.
FINALE DI COPPA ITALIA: “Ci ha dato una mano sotto l’aspetto della preparazione. In finale bisogna essere liberi mentalmente e giocare con la mente sgombra. Se qualcuno dei miei ha avuto un atteggiamento mentale diverso sono sicuro che con l’esperienza approccerà la gara in maniera diversa. Purtroppo contro l’Inter abbiamo avuto un blackout dopo una mezz’ora in controllo, ma poi siamo ritornati in partita. Non ci portiamo la prestazione né il risultato, ma come si prepara una finale“.
TIFOSI: “Mi sento di dire che tutti insieme siamo riusciti ad arrivare a questa partita. Credo che dopo le prime due del girone abbiamo trovato un certo equilibrio, capendo come affrontare questa competizione. Domani sarà un ambiente caldo avendo con noi 10mila tifosi qui e tutta Firenze. Una finale in una competizione internazionale manca da tantissimi anni e sono convinto che non ci sarà neppure un fiorentino che non ci darà una mano a spingere i palloni in porta“.
CUORE: “Dopo Basilea il nostro cuore è enorme. Avevamo un solo risultato a disposizione e abbiamo disputato una partita di altissimo livello. In queste gare il dettaglio fa la differenza e se l’affronti con sacrificio, attenzione, cuore e massima concentrazione penso che si abbiano chance per vincere. Di cuore ne abbiamo e domani va messo in campo“.
JOVIC O CABRAL: “Ci sono tutte le componenti quando un allenatore sceglie i propri giocatori: rendimento, avversario, modo di difendere dell’avversario. Nell’arco di una stagione si può anche variare prendendo a riferimento questo. Domani abbiamo ancora qualche dubbio. Per me Jovic e Cabral hanno iniziato a fare ciò che deve un attaccante. O uno o l’altro, o anche insieme a partita in corso. Sono convinto che daranno tutti, essendo per noi l’ultima partita della stagione. O Jovic o Cabral dovranno fare ciò che hanno sempre fatto quest’anno“.
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CASTROVILLI: “Ha avuto questa contusione e non ha recuperato al massimo, quindi ci dispiace ma non ce l’avremo a disposizione“.
AMRABAT: “Domani si affronteranno due centrocampisti di altissimo livello, qualità e grande prospettiva come Amrabat e Rice. Sono giocatori che se entrano in campo al massimo della condizione possono determinare. Per noi Amrabat è importante: quando sta benissimo fisicamente ha delle qualità che tutti vogliono avere. Forza, capacità di recuperare palloni e di stroncare sul nascere azioni avversari. Mi auguro che riesca ad entrare in campo con queste caratteristiche e vincere il duello personale con Rice“.
RICE E PAQUETA’: “Sono due punti di forza del West Ham. Rice è un centrocampista completo, bravo tecnicamente e forte fisicamente. Paqueta lo conosciamo perché è stato in Italia, ha grande qualità. Dobbiamo cercare di limitarlo e non farlo accendere, impedendogli di mettere in evidenza le sue caratteristiche. Oltre a loro c’è un’intera squadra di livello e dovremo stare attenti“.
ROMA-SIVIGLIA: “Mi è dispiaciuto molto non vedere la Roma e Mourinho gioire dato che era l’italiana a disputare la prima delle tre finali. Adesso tocca a noi in una partita difficile, com’è normale che sia essendo una finale di una competizione internazionale. Una competizione che tutti, una volta arrivati all’atto finale, vogliamo vincere. Poi toccherà all’Inter. Mi preme sottolineare che il calcio italiano sta dimostrando di essere in grande crescita: portare tre squadre all’ultimo atto è motivo d’orgoglio. Domani cercheremo di fare tutto il possibile per arrivare a gioire“.
ARBITRAGGIO: “Non so cosa rispondere. Abbiamo un arbitro che conosciamo avendolo già incontrato a Braga e penso che sia di livello. Poi ogni partita è diversa. Speriamo si possa giocare una partita tranquilla e serena“.
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