Conference League

Fiorentina in crisi, ma in coppa serve un’altra vittoria con gli Hearts

Luka Jovic
Luka Jovic - Foto LiveMedia/Lisa Guglielmi

Chi vince festeggia, chi perde spiega. Lo ha ricordato Vincenzo Italiano in conferenza stampa alla vigilia della delicata partita contro gli Hearts, in primis perché c’è l’obbligo di vincere per restare quantomeno al secondo posto, e poi perché c’è un altro obbligo, quello di rialzare per l’ennesima volta la testa in questo avvio di stagione davvero sciagurato. La Fiorentina, infatti, è in crisi nera e ha tanto da spiegare. Lo 0-4 pesantissimo subito lunedì per mano della Lazio è una ferita che difficilmente si può risanare in tre giorni, ma gli impegni in Conference League consentono di voltare subito pagina, a patto però di scrivere un capitolo diverso, quello di una vittoria convincente che possa diradare le nubi sul club gigliato.

Nessuno si aspettava un avvio così complicato per i viola, ma ormai è inutile piangere sul latte versato e il tecnico, che lo scorso anno ha strabiliato portando i toscani a un livello vicinissimo a quello delle altre “sorelle”, non si nasconde: “Qualcuno in questi giorni mi ha ripetuto che chi vince festeggia e chi perde spiega. Qui siamo a spiegare perché siamo dei perdenti, gli altri festeggiano però dobbiamo cercare di reagire da subito, domani, in casa, e fare punti importanti per questa Conference a cui siamo riusciti a dare un colpo importante. Ora vediamo di confermarci”. 

Del resto, con i gol di Mandragora, Kouamé e persino del criticatissimo Jovic, appena una settimana fa in Scozia si era provato a puntellare un girone che era nato male con un pareggio col riga e la debacle con il Basaksehir. Un’altra vittoria contro gli Hearts può valere una fetta di qualificazione, anche se il primo posto e il secondo posto non sono la stessa cosa. Visto che in campionato bisognerà rimontare inevitabilmente, c’è poco da discutere: vincere il girone può far saltare a febbraio due partite pesanti, e sarebbe un ottimo modo per riconciliarsi con una piazza delusa da chi li aveva abituati troppo bene e in così poco tempo. Per farlo, un passo alla volta: intanto vincere domani in una coppa che per il club non è affatto un peso, poi testa alla Serie A.

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