C’è il temibile Twente tra la Fiorentina e la sua voglia di ritornare in modo concreto in Europa dopo un’assenza durata cinque stagioni. Troppo per la settima sorella, che precedentemente aveva ritrovato una certa stabilità nel giocare le competizioni Uefa, tra Champions League, e sono ormai vecchi ricordi, e l’Europa League diventata casa – con semifinale nel 2015 – in alcune annate di fila. Poi, il buio: gli anni in cui persino salvarsi in Serie A era diventata un’impresa da cogliere all’ultima giornata, quindi con Italiano il progetto giusto per risollevarsi.
E adesso, serve l’ultimo passo per accedere alla Conference League, dove i toscani proveranno a ripercorrere le orme della Roma che detiene il trofeo. Per farlo, intanto c’è da pensare al passo successivo, dunque all’ingresso ai gironi. Fermarsi ora sarebbe come non essere mai tornati in Europa, sarebbe come vanificare un’intera stagione, quella scorsa, impreziosita da un bel settimo posto. Gli olandesi sono una squadra frizzante, votata al gioco offensivo ma capace anche di chiudersi, e per venire a capo di questo bel problema servirà il pubblico delle grandi occasioni. Che, paradossalmente, si è visto con la Cremonese in un giorno festivo, ma non si vedrà nella sfida più importante da queste parti. Appena diecimila i biglietti venduti, cinque volte di più dei tifosi ospiti che arriveranno in massa.
Ci saranno novità nella formazione, visto che davanti sarà concessa un’occasione a Cabral, che l’anno scorso da quando è arrivato ha alternato luci a troppe ombre. Jovic, subito in forma, potrà entrare a gara in corso, mentre Zurkowski è stato fatto fuori dalla lista Uefa a causa del suo infortunio e verrà rimpiazzato da Benassi, ma dal 1′ dovrebbe tornare Duncan in posizione di mezzala. In avanti dovrebbero vedersi Ikone e Gonzalez, che hanno riposato domenica. Italiano è pronto, i suoi pure: la sensazione è che una bella fetta di qualificazione si giocherà proprio all’andata al Franchi.