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Adesso bisogna svoltare. Con l’Empoli in campionato è arrivata una sconfitta dolorosa, ma sicuramente iscrivibile alla lista degli incidenti di percorso, e la classifica resta ottima nei confini domestici, in Conference League, però, il percorso è stato fin qui accidentato da due pareggi su due partite, e così con la debole squadra serba del Cukaricki, ma comunque non da sottovalutare per via del temperamento che sicuramente metterà in campo in assenza di qualità all’altezza di quella viola, c’è l’obbligo di vincere, convincere e magari far tornare il sorriso al pubblico del Franchi, che non si prospetta come particolarmente numeroso, con una bella goleada.
Due punti in un girone comunque abbordabile sono pochi e il doppio 2-2 nelle prime due giornate non lasciano tranquilli i toscani, che pensano già allo scontro diretto con la Lazio ma devono assolutamente trovare intanto i tre punti contro il Cukaricki. Nome esotico, ma guai a giocare con superficialità , perché anche l’Empoli era in teoria già sconfitta in partenza. Se si vuole tornare in finale, e stavolta magari prendersi una rivincita dopo la sconfitta contro il West Ham arrivata in quel modo così doloroso a Praga, serve un atteggiamento da big e provinciale allo stesso tempo, di chi ha consapevolezza e umiltà allo stesso tempo. E Italiano sa come si fa.
Bisogna sopperire alle difficoltà offensive: Nzola si è sbloccato in campionato e va in panchina, spazio a Beltran che deve ancora trovare il primo gol. Con lui, potremmo rivedere Ikone e Sottil sugli esterni, ma la tentazione è quella di ricorrere a Nico Gonzalez per indirizzare fin da subito la partita. E in mezzo al campo, deve riposare Bonaventura, spremuto fino all’osso: potrebbe stare a riposo anche Arthur, ecco allora Maxime Lopez e Mandragora pronti, con Barak che potrebbe trovare posto e risalire le gerarchie.
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